Biennale dei Giovani Artisti, due sarde protagoniste a Milano
Per l'importante evento europeo, dalla Sardegna sono state selezionate due artiste: Silvia Sanna per le arti visive e Chiara Cossu per il cinema.
Si è svolta a Milano presso la Fabbrica del Vapore, dal 22 al 25 ottobre scorsi, l’inaugurazione di Mediterranea 17, Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, promossa da BJCEM, il network che organizza la Biennale, e dal Comune di Milano. Oltre 300 artisti appartenenti alle più svariate discipline “artistiche”, arti visive, cinema, letteratura, fotografia, teatro, cucina, moda, fumetto, design, danza, architettura e musica, hanno potuto esporre le proprie opere, o realizzare le proprie “performance”, presso il grande complesso de La Fabbrica del Vapore, il grande polo di produzione di cultura giovanile, nato agli inizi degli anni duemila, per volontà del Comune di Milano, nell’area industriale che un tempo ospitava le officine di costruzione, riparazione e vendita di materiale mobile e fisso per ferrovie e tramvie.
La Fabbrica del Vapore è compresa oggi in un contesto urbano tra i più interessanti e in fase di sviluppo della metropoli meneghina, tra la Chinatown, simbolo del meticciato contemporaneo, lo storico Cimitero Monumentale e l’area della nuova city milanese con il suo skyline fatto di grattacieli modernissimi in vetro e acciaio sorti intorno alla stazione Garibaldi. Nata nel 1985, la Biennale si svolge ogni due anni in una città diversa del Mediterraneo, concentrandosi su giovani artisti e creatori. La Bjcem, il network che la organizza, è una rete internazionale con più di 70 membri e partner provenienti da Europa, Medio Oriente e Africa, che, con il loro sostegno, rendono possibile l’evento stesso garantendo la partecipazione degli artisti provenienti dai territori da essi rappresentati.
Tra essi erani presenti quest’anno alla Biennale di Milano anche due artiste sarde selezionate dal bando pubblico promosso da ARCI Sardegna, socio della Bjcem: Silvia Sanna, ventinovenne originaria di Olmedo, diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari, che ha partecipato come artista visiva con la sua fotografia SENZA TITOLO e Chiara Cossu, artista autodidatta nata a Sassari che è stata selezionata nella sezione dedicata al Cinema e che ha portato alla Biennale l’opera video dal titolo “Frammenti di una nascita”. Tutte le opere selezionate dalla Biennale, fatta eccezione per le performance di teatro, danza, musica, letteratura e cucina, queste ultime molto particolari con gli chef che eseguivano delle performance di showcooking tra le opere in mostra, che si sono svolte nei giorni dell’inaugurazione, saranno visitabili presso La fabbrica del Vapore fino al 22 novembre.
Per Chiara Cossu è stata un esperienza bellissima: “Al mio ritorno a casa guardavo un telegiornale e pensavo al contrasto tra tutto ciò che di brutto accade nel mondo e l’atmosfera di incontro e scambio multietnico che si respirava alla biennale. L’aspetto umano è soprattutto ciò che mi porterò a casa da questa esperienza, che è stata anche un importante vetrina per il mio lavoro. Condividere quel contesto con tanti altri artisti provenienti da diversi paesi del mediterraneo è stato per me come accendere un bagliore di luce e penso che le nostre opere lì esposte simboleggino il nostro sogno di un mondo migliore e di una convivenza pacifica tra i popoli.”
Silvia Sanna ribadisce il concetto espresso: “La Biennale dei Giovani Artisti è stata per me una bellissima esperienza, dove pace arte e culture differenti si sono unite dentro un involucro meraviglioso che è la Fabbrica del Vapore. Sono stati quattro giorni sereni di scambio con artisti di diverse nazionalità, in cui sono nate conoscenze, confronti e amicizie. Mediterranea 17 è sicuramente un’esperienza che mi porterò sempre dentro dal punto di vista artistico ed umano”.