Bimbo di 6 anni rapito. Ma è tutta una finta. I familiari: “Gli serviva una lezione”

Da Troy, in Missouri, arriva una storia sconcertante: madre, nonna e zia del piccolo sono state arrestate per sequestro di persona. La loro giustificazione ha lasciato tutti senza parole: "Dava troppa confidenza agli sconosciuti, doveva capire che non si fa".

“Aveva bisogno di una lezione” e per questo motivo i familiari hanno deciso di rapirlo. E’ una storia choccante queela che arriva da Troy, nel Missouri, dove madre, nonna e zia di un bambino di 6 anni sono state arrestate per sequestro di persona e altre pesanti accuse, mentre il piccolo, che è stato segregato per ben quattro ore, è stato dato in custodia protettiva. Sconcertante è stata la giustificazione: il bimbo deve imparare che “non si parla con gli sconosciuti”. La notizia è riportata da tutti i media americani. Le tre donne, di nome Elizabeth Hupp, Rose Brewer e Denise Kroutil, hanno dunque inscenato una sorta di rapimento, assoldando un amico di nome Nathan Firowed (anche lui finito in manette), per spaventare il malcapitato bimbo, che a loro parere era “troppo cordiale” con gli estranei. L’uomo ha atteso che scendesse dal pulmino dopo la scuola, lo ha attirato nel suo furgone, e lo ha legato e imbavagliato.

Il piccolo, impaurito, ha cominciato a piangere e lui lo ha minacciato con una pistola, dicendo che gli avrebbe fatto del male se non la finiva. Gli è stato detto che “non avrebbe mai più rivisto la sua mamma”, ha riferito la polizia, secondo il New York Daily News. Firewed lo ha portato nello scantinato di casa sua, dove ad accoglierlo c’era la zia, che dopo avergli tolto i pantaloni, gli ha fatto capire che poteva essere venduto come “schiavo sessuale”. Dopo qualche ora il bimbo è stato slegato e gli è stato consentito di salire in casa, “dove la famiglia gli ha impartito la lezione sui pericoli sconosciuti”. Secondo gli psicologi l’episodio potrebbe aver gravemente traumatizzato il piccolo. “A quell’età si ha bisogno di sicurezza fisica e psicologica – ha affermato Jerry Dunn, direttore di un centro per minori traumatizzati all’Università del Missouri – Se viene compromessa, può avere un effetto profondo sulle loro future interazioni con il mondo”.

 

Tratto da www.fanpage.it ©

Biagio Chiariello, 6 Febbraio 2015