«Bocciato taglio accise sulla birra. Mazzata anche per i produttori sardi»
L'opinione di Salvatore Deidda portavoce regionale di Fdi-AN
Bocciato in Commissione bilancio l’emendamento di Fratelli d’Italia sulla riduzione delle accise sulla birra, che in soli 15 mesi sono aumentate del 30%. La maggioranza guidata dal Pd dice no e si rifiuta di dare respiro a un settore d’eccellenza per la nostra nazione. La ricetta di Renzi per tutela il made in Italy si conferma disarmante: massacrare le nostre aziende e asfissiarle con una tassazione tra le più alte d’Europa.
La notizia,diffusa da Giorgia Meloni, presidente di Fdi-An è una mazzata per i produttori di birra, che anche in Sardegna rappresentavano un settore, quello dei birrifici artigianali, in rapida espansione. Con questa tassazione non possono essere concorrenziali col mercato estero: basti pensare che in Germania le accise sono 4 volte inferiori alle nostre e in Spagna 3 volte inferiori.
Se la pressione fiscale in Italia si allineasse con questi valori il settore sarebbe in grado di creare 20 posti di lavoro al giorno, per un totale di 7000 in un anno (dato Assobirra). Il mercato delle birre artigianali, in Italia vale 3,2 miliardi e assicura 136 mila posti di lavoro ad oltre 200 mila imprese. In Sardegna sono circa una quarantina i birrifici artigianali principalmente conosciuti e presenti nelle guide specializzate. Un mercato che sembrava in espansione nell’isola, grazie anche al primato in classifica di bevitori di birra (60 litri pro capite).