“Bolig” in Atelier: talk con i designer Terrapintada
Riprende il 6 dicembre la programmazione di Atelier#. Talk sul progetto "Bolig", che vede coinvolta la Fondazione nella produzione di oggetti in terracotta firmati Terrapintada: oggetti che riproducono, nella forma e nella texture materica i bolig (i famosi «burìc»), con la parola in algherese incisa sulla superficie.
Riprende venerdì 6 dicembre la programmazione di Atelier# – nuove Narrazioni contemporanee – con il talk sul progetto “Bolig” presso il bookshop ufficiale della Fondazione Alghero in via Carlo Alberto 80, in occasione dell’inizio del calendario invernale degli eventi del Cap d’Any 2024-2025. Sarà l’occasione per presentare la produzione di oggetti in terracotta firmati Terrapintada: oggetti che riproducono, nella forma e nella texture materica i bolig. Si tratta di un prodotto di design in ceramica legato al patrimonio paesaggistico e culturale della città di Alghero, da inserire nella collezione di Atelier#3, alla cui realizzazione collabora la Fondazione col supporto della curatrice Sonia Borsato.
Si tratta di una sfera in ceramica che riproduce forma e colore della paglia marina. Incisa sopra la superficie della sfera, la parola algherese “Bolig” (pr: «burìc» burítʃ). E’ l’inizio di un lavoro che ha come partenza la cultura linguistica di Alghero e che aprirà l’atelier a nuove collaborazioni, coinvolgendo anche chi si occupa di politiche linguistiche nel territorio, con l’obiettivo di valorizzare l’aspetto comunicativo della parola associato a oggetti d’arte e design.
L’incontro di venerdì 6 dicembre, ore 16, consisterà in un talk con i designer Robert Carzedda, Giulia Carzedda, Simonetta Marongiu e la curatrice Sonia Borsato, alla presenza dei referenti della Consulta Linguistica di Alghero, volto a esplorare il processo creativo dietro “Bolig”. Protagonisti delle spiagge, hanno il profumo agrodolce dei ricordi d’infanzia: proiettili in giocose battaglie estive o attrezzi da giocoleria balneare; mattoni nella costruzione di castelli di sabbia o tappeti improvvisati su cui stendersi al sole. Certamente i “Bolig” popolano in grande quantità le coste della Riviera del Corallo, contendendosi con l’oro rosso il ruolo di simbolo della città.