«Bonifiche, ora attenzione massima per gli operai disoccupati di Porto Torres»
Il sindaco Wheeler: «Chiederò un consiglio comunale aperto, l'Eni deve rispettare gli impegni presi»
«Finalmente si sta per intravedere l’inizio delle bonifiche a Porto Torres. Un risultato ottenuto anche grazie alle nostre sollecitazioni. Ma non ci lasciamo prendere da facili entusiasmi, perché sono ancora tante le promesse finora non mantenute da Eni».
Il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler commenta così la delibera regionale che ha dato l’ok all’apertura del cantiere per il progetto Nuraghe. L’ultimo passaggio formale compete ora alla Provincia di Sassari, a cui spetta rilasciare l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale. «Esprimo molta soddisfazione perché si è completato un fondamentale step – commenta il sindaco – e ora l’ultimo ostacolo amministrativo all’apertura del cantiere è l’autorizzazione provinciale. Tuttavia sul tema ‘bonifiche’ restano ancora molte criticità irrisolte, e vorrei ricordarle al presidente Pigliaru e gli assessori competenti».
«Non mi stancherò di ripetere che Eni, in prima battuta, deve mantenere gli impegni assunti con la firma del Protocollo d’intesa. Uno di questi era l’uso di maestranze locali. L’azienda, che ha sporcato e inquinato il nostro territorio, ora deve pensare anche agli operai di Porto Torres e di tutto il territorio, i quali devono tornare a lavorare».
«Inoltre – prosegue il sindaco Wheeler – servono nuove garanzie da parte di Eni, sia per quanto riguarda i tanto decantati impegni sull’industria 4.0, sbandierati dal ministro Calenda, sia sulle misure compensative per il nostro territorio. Per tutti questi motivi – conclude il primo cittadino – proporrò al più presto la convocazione di un consiglio comunale aperto per discuterne con tutta la cittadinanza».