Bonus bebè 2015: per ogni figlio nato 80 euro al mese per tre anni

Nella legge di Stabilità 2015 il Governo Renzi ha riconosciuto un bonus bebé di 80 euro mensili, un assegno annuale di 960 euro, pagato dall’Inps per 3 anni consecutivi e spettante alle famiglie italiane, e anche extracomunitarie, per ogni figlio nato o adottato negli anni 2015, 2016 e 2017. La condizione è avere un importo dell’indicatore ISEE familiare non superiore a 25.000 euro annui. Il bonus raddoppia a 160 euro al mese per le famiglie con ISEE non superiore a 7.000 euro. Vediamo tutti i dettagli.

Il Governo Renzi lo aveva promesso: dopo aver introdotto il bonus di 80 euro in busta paga, viene riconosciuto per il triennio 2015-2017 un altro assegno, il bonus bebè di 80 euro mensili spettante alle famiglie per ogni figlio nato o adottato. L’importo, che è pari a 960 euro annuali, spetta per tre anni consecutivi. E’ necessario che la famiglia abbia un reddito familiare con un indicatore ISEE non superiore a 25.000 euro. Per coloro che hanno un ISEE non superiore a 7.000 euro, l’assegno raddoppia, quindi spetteranno 160 euro mensili di bonus bebè. Per ottenere l’assegno è necessaria una domanda all’Inps.

Il bonus di 80 euro al mese spettante alle neomamme, alle famiglie che hanno il lieto evento della nascita di un bambino, è stabilito dalla Legge di Stabilità 2015, che all’art. 1 comma 125 nella prima parte recita: “Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato tra il 1º gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 è riconosciuto un assegno di importo pari a 960 euro annui erogato mensilmente a decorrere dal mese di nascita o adozione”.

Il comma 125 introduce quindi il bonus bebè di 80 euro mensili per totali 960 euro spettante ai genitori in caso di nascita di un figlio tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2007. Quindi per i nati negli anni 2005, 2006 e 2007 è possibile ottenere questo assegno mensile per un importo annuale pari a 960 euro. E tale importo è riconosciuto anche per le adozioni di bambini.

80 euro netti al mese. L’assegno mensile di 80 euro non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef, ossia non comporta il pagamento di imposte su quanto ricevuto. Quindi si tratta di 80 euro netti mensili e quindi 960 euro netti annuali.

80 euro al mese per 3 anni consecutivi. Il comma 125 detta la durata le condizioni di spettanza del bonus bebè di 80 euro. Riguardo alla durata viene stabilito che “L’assegno di 80 euro mensili o bonus bebè è corrisposto fino al compimento del terzo anno di età ovvero del terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o di cittadini di Stati extracomunitari con permesso di soggiorno di cui all’articolo 9 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, residenti in Italia”.

Leggendo quanto sopra riportato si sottolinea che il bonus bebè è riconosciuto per la nascita di un figlio ai cittadini italiani, cittadini comunitari ma anche cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e residenti in Italia.

Necessario un ISEE non superiore a 25.000 euro annui. Viene posta un’importante condizione reddituale. Il comma 125 stabilisce che l’assegno è corrisposto “a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), stabilito ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, non superiore a 25.000 euro annui”.

Come richiedere il bonus bebè. Il comma 125 dell’art. 1 stabilisce che “L’assegno di cui al presente comma è corrisposto, a domanda, dall’INPS, che provvede alle relative attività, nonché a quelle del comma 127, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente”.

160 euro mensili per chi ha un ISEE non superiore a 7.000 euro annui. Il bonus bebè raddoppia in caso di famiglie con condizioni reddituali basse. Il comma 125 si conclude in questo modo: “Qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’ISEE, stabilito ai sensi del citato regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, non superiore a 7.000 euro annui, l’importo dell’assegno di cui al primo periodo del presente comma è raddoppiato”.

Pertanto se alle famiglie con ISEE non superiore a 25.000 euro spetta un bonus di 960 euro annui, pari a 80 euro mensili, e per tre anni, alle famiglie con ISEE non superiore a 7.000 euro spetta un bonus bebè raddoppiato e pari a 1.920 euro annui e quindi pari a 160 euro mensili, sempre per 3 anni. O per meglio dire, fino al compimento dei tre anni di vita del bambino. Per la domanda si attende prossimamente apposita circolare esplicativa dell’Inps, ente erogatore.

Tratto da www.fanpage.it ©

Antonio Barbato, 28 Dicembre 2014