«Brachiterapia ad Alghero, squallide polemiche da parte degli invidiosi»
L'opinione di Franco Santoro, membro della Segreteria del PD algherese
Il cane dell’ortolano: questa frase ben si addice a un pensiero che ricorre troppo spesso ad Alghero quando fortunatamente avvengono episodi positivi che portano la città agli onori delle cronache regionale e nazionale. L’intervento di brachiterapia eseguito qualche giorno fa dallo staff del primario di Urologia, il dott. Tedde, con l’innovativa cura di inserire microsemi radioattivi all’interno della prostata dopo aver localizzato il tumore, evitando così traumatici interventi alla medesima e dando così ampie speranze di guarigione quando, come in questo caso, il tumore è preso nei tempi giusti, ha creato oggi una serie di reazioni squallide e velenose – perché come ho detto all’inizio il cane dell’ortolano non mangia né lascia mangiare.
In breve, il circolo del Partito Democratico che nella totale assenza di risposte positive da parte di questa amministrazione Bruno sui concreti e a volte dolorosi problemi locali, è stato contattato alcuni mesi fa dal sindacato della CGIL e in una riunione convocata con carattere di urgenza dal segretario Mario Salis e dalla segreteria, ha messo sul tavolo quelle che erano ieri vere e proprie urgenze che rischiavano di mettere definitivamente in ginocchio l’Ospedale e i suoi reparti di Alghero e i servizi sanitari.
A questo primo incontro, su nostra sollecitazione, prontamente accolta dal senatore Silvio Lai, dal presidente del Consiglio Ganau, dal segretario provinciale Cordedda, che a loro volta hanno coinvolto l’assessore alla Sanità Arru, è seguito un incontro nel mese di luglio nella sede del Pd locale insieme ai dirigenti provinciali della CGIL dove l’assessore e il vertice del Pd hanno preso atto: 1. Delle emergenze che andavano dalla mancanza di ausili ospedalieri e giornalieri per l’assistenza dei malati; 2. L’infinito lavoro, di cui non si vedeva la fine, del reparto medicina donne; 3. Del progetto innovativo del reparto di urologia per gli interventi prima citati.
Oggi accogliendo anche le pressanti istanze del dott. Tedde e del suo staff che hanno a cuore come fine unico il miglioramento della vita o la guarigione dei malati affetti da prostatite o da tumori, siamo giunti a questo importantissimo risultato oggi rilanciato dai media non solo regionali ma anche nazionali. Noi non vogliamo né chiediamo meriti, abbiamo fatto quello che qualsiasi uomo o forza politica ha il dovere di fare: abbiamo ascoltato, abbiamo valutato, abbiamo riportato a chi ha le competenze e accompagnato il percorso risolutivo. Ricordo anche che il reparto medicina donne è in via di definitiva chiusura di lavori e che il nuovo management regionale sanitario, da poco insediato dal presidente Pigliaru, si sta interessando attivamente e non formalmente a migliorare, anche accorpando, Ospedale Marino e Ospedale Civile, nel rispetto dei piani di economicità della sanità, di dare finalmente dignità e decoro, in primis ai malati, ai lavoratori ausiliari e operatori, e ai medici che ogni giorno vivono e lavorano sul campo compiendo veri miracoli nell’assistere e alleviare le sofferenze dei malati. Una strada nuova, nell’agire nel mondo della sanità, ma questo circolo ha anche aperto un nuovo percorso per risolvere la cronica e insensibile dimenticanza di ben identificati personaggi politici che molto parlano ma poco fanno nonostante gli siano stati dati strumenti, fondi e mezzi per dare sviluppo all’agro di Alghero. Tenetevi la vostra inutile e velenosa invidia, macerate nella vostra rabbia, ma se volete rendervi realmente utili a questa città e non comportarvi come il cane dell’ortolano, le porte di questo piccolo e umile circolo del PD algherese sono sempre aperte a tutti i cittadini, alle associazioni e anche forze politiche che hanno a cuore e vogliono realmente risollevare questa città.