A breve la tassa sugli Smartphone

In sostanza la tassa arriva per "tutelare il diritto d'autore". Per chi compra uno smartphone, si metta l'anima in pace. In arrivo la nuova tassa.

Per quanto non sia una tassa esorbitante, anche 5 euro per un telefonino all’anno in questomomento, pesano sulla coscienza degli italiani. Smartphone, tablet, computer portatili o fissi e anche chiavette Usb, hard-disk esterni, Tv con funzione di registratore e decoder: su tutti questi dispositivi tecnologici è in arrivo una nuova tassa. e chi ne fa le spese, ovviamente chi li acquista. L’imposta su tutti gli strumenti che funzionano da archivi digitali va da 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che acquisteremo in futuro, fino a toccare 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB. La tassa, potrebbe già entrare in vigore la prossima settimana, ma ancora non si hanno notizie certe. Non si tratta di una novità assoluta perché cifre, ben più modeste, le paghiamo già. Gli importi per gli smartphone sono di 90 centesimi infatti. La Siae, in sostanza si fa forte del fatto che  bisogna pagare “in cambio della possibilità di effettuare una copia personale di registrazioni, tutelate dal diritto d’autore”. Dunque per fare una copia di contenuti audio-video di cui siamo già legittimi proprietari. Ad esempio:  portare la compilation di Cd e Dvd su un secondo dispositivo personale come un lettore Mp3, smartphone o tablet; ma anche un programma Tv, un cartone animato e un filmato (anche di YouTube) che riversiamo su un hard disk esterno. Gli incassi Siae servono dunque per compensare i mancati introiti degli autori, dovuti in larga parte alla pirateria online. Le conseguenze, se l’imposta voluta dalla Siae per ottenere un ‘equo compenso’ entrasse in vigore gli introiti arriverebbero a 200 milioni di euro. Una cifra esorbitante che tuttavia andrebbe a penalizzare mettendo fuori mercato molti apparecchi.

redazione, 6 Marzo 2014