Bruno abbraccia le associazioni: «Meglio un luogo vivo che un altro museo»
Incontro sindaco-associazioni nella sala conferenza de Lo Quarter: ex caserma sarà centro multifunzionale e multiculturale.
«Sono davvero contento dell’incontro con le associazioni della città, quelle vive, vivaci, vere, che costituiscono il cuore pulsante della nostra comunità. Diverse per età, per oggetto sociale, per formazione, per composizione. Sono una ricchezza, un valore incommensurabile che abbiamo accanto». Così il sindaco Mario Bruno all’indomani della partecipata riunione svoltasi nella sala conferenza de Lo Quarter con i referenti delle realtà associative che operano in città nei settori più diversi.
Troppo piccoli gli spazi della Fondazione Meta per accogliere l’incontro promosso dall’amministrazione comunale, così la carovana degli intervenuti si è spostata nel rinnovato complesso di San Michele. Accanto al sindaco l’assessore alla Cultura, Gabriella Esposito, numerosi amministratori e consiglieri di maggioranza che nei giorni scorsi hanno votato il progetto in Consiglio comunale, i dirigenti e il presidente della Fondazione Meta, Pietro Alfonso. «E’ la prima volta che ad Alghero si mettono al centro dei ragionamenti i giovani e la loro creatività – spiegano da Sant’Anna – insieme alle tante persone che in silenzio e con enormi sforzi operano quotidianamente nel sociale». «E’ questo l’obbiettivo che s’intende realizzare nell’ex Caserma di via Simon, offrendo alla città un centro multifunzionale e multiculturale gestito da un’associazione “ombrello” rappresentativa e plurale, che possa coordinare e guidare il progetto in tutta la sua potenzialità: arte, cultura, musica, incisioni, film, fotografia, sostegno ai più deboli, teatro. Sarà una vera e propria casa della città aperta alle persone accanto al centro della cultura, al sistema museale, all’officina per lo sviluppo dell’imprenditorialità e al teatro civico».
«E’ meglio un luogo vivo che un altro museo, che pur a due passi sorgerà» precisa il Primo cittadino sottolineando come «i giovani sono fondamentali per la comunità e hanno bisogno di luoghi in cui esprimersi». «Per loro possiamo riqualificare anche i beni più importanti e belli della città per donare e farci donare una esperienza davvero di unità e di socialità, insieme a persone di tutte le età e condizioni» ha concluso Mario Bruno.