Da Cagliari a Villanova Monteleone la rassegna itinerante sul cinema muto
Dal 13 febbraio al 29 marzo la rassegna cinematografica itinerante della Macchina cinema (FICC) attraverserà sette località dell’isola con proiezioni, incontri, film musicati dal vivo, un convegno e un recital teatrale
Dagli albori della cinematografia con i fratelli Lumière all’invenzione dei primi linguaggi artistici del video, passando per il genere comico, le pioniere, la riscoperta di preziose pellicole sulla Sardegna per arrivare alle sperimentazioni dell’epoca digitale e ipertecnologica degli ultimi anni. La magia del cinema muto, con storie di volti e silenzi, dal 13 febbraio al 29 marzo toccherà sette località della Sardegna promuovendo una rassegna itinerante che coinvolgerà circoli del cinema, scuole, biblioteche, comuni e consulte.
Si terranno proiezioni, incontri, un recital teatrale e alcuni film saranno musicati dal vivo per far immergere il pubblico nell’atmosfera originale, grazie alla collaborazione di musicisti del panorama jazzistico sardo. Tre serate a ingresso libero per ogni località. Si parte da Cagliari per raggiungere Elmas, Quartu Sant’Elena, Monserrato, Terralba, Villanova Monteleone e Bitti. Il fine è quello di avviare un percorso di ricerca corredato di un taglio storico, sociologico e antropologico capace di coinvolgere attivamente il pubblico.
L’iniziativa rappresenta la prima fase di una impegnativa ricerca sul cinema muto e in bianco e nero realizzata per il 2017, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, dall’associazione culturale La Macchina Cinema, circolo affiliato alla Ficc da sempre impegnato nella promozione della conoscenza critica del cinema e della comunicazione audiovisiva, in collaborazione con l’associazione L’Alambicco, la società Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari e il Cineclub Fedic Cagliari.
Il programma. La rassegna sarà inaugurata lunedì 13 febbraio alle 20 nei locali della Cineteca Sarda di viale Trieste. A introdurre i lavori saranno Patrizia Masala, presidente de La macchina cinema, Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda e Marco Asunis, presidente nazionale della FICC, per poi dare il via alla proiezione di cortometraggi ed estratti di film immergendo il pubblico nel cinema dagli albori fino al contemporaneo, con un particolare montaggio realizzato ad hoc dagli organizzatori per la serata inaugurale. L’appuntamento prosegue il 21 febbraio nei locali dell’associazione Hermea di via Santa Maria Chiara, per ritornate alla Cineteca il 26.
In tutte le località ospitanti sono attivi altrettanti Circoli del cinema aderenti alla Ficc. La manifestazione farà tappa a Elmas il 2 e il 9 marzo, a Quartu Sant’Elena il 20, il 27 febbraio e 6 marzo, a Monserrato il 16 febbraio, il 2 e il 13 marzo e a Terralba il 15 febbraio, il 1 e il 15 marzo. Il 17 febbraio si sale nel nord dell’isola con appuntamento al Palatu Sas Iscolas di Villanova Monteleone, dove si proseguirà il 18 febbraio e il 7 marzo. Il 22 febbraio la rassegna arriva nella Biblioteca comunale di Bitti con il Muto Italiano, per proseguire con un doppio appuntamento il 14 marzo, la mattina all’Istituto comprensivo statale con Albori e nel pomeriggio alla Biblioteca con il muto in Sardegna.
Un importante convegno sarà invece organizzato per il 25 febbraio, alle 17, nella Cineteca sarda di Cagliari, a cura di Patrizia Masala, Alessandro Macis, Nino Genovese coordinato e moderato dallo storico e critico del cinema, Nino Genovese. L’incontro coinvolgerà esperti e studiosi nell’analizzare il cinema dalle origini a oggi. Saranno ospiti Luca Mazzei, Roberto Chiesi, Monica Dall’Asta, Giuseppe Pilleri e Denis Lotti. Il 29 marzo il Teatro comunale di Elmas accoglierà “Buongiorno, vecchio Méliès”, recital teatrale sulla vita di Georges Méliès scritto e diretto da Alessandro Macis con una produzione L’Alambicco.
Recital che Alessandro Macis ha pensato e scritto per l’attore Omero Antonutti scelto per interpretare George Méliés coadiuvato da Silvia Romani, sempre voce recitante, accompagnati al pianoforte da Silvia Belfiore e dal sax di Andrea Morelli.