Calo demografico e crescita zero. Crisi economica e politiche punitive per chi fa figli

Per Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia-AN, serve una inversione di tendenza: fatti concreti perchè figli sono ricchezza per il nostro futuro

Notizia drammatica;  non è una novità che l’Italia è un Paese a crescita zero (la Sardegna, nel 2012 aveva conquistato questo triste primato tra le regioni italiane) è causa senza dubbio della crisi economica che sta uccidendo, giorno dopo giorno, il popolo italiano e non permette ai giovani di programmare e disegnare un futuro, ma è colpevole una classe politica  che ci governa: anziché incentivare e aiutare i giovani a fare figli, li punisce con un tassazione eccessiva, come ad esempio sulla Tari (paga di più chi molti figli) o servizi pubblici che al contrario dovrebbero prevedere convenzioni o sconti per chi ha molti figli.

“Si tagliano i contributi alle famiglie numerose, come da poco ha fatto la Regione Sardegna per chi ha 4 figli e ridotto quelli che hanno 5 figli in su; Nonostante il Parlamento abbia approvato una mozione di Fratelli d’Italia sull’introduzione del quoziente familiare ( una modifica dell’isee che tieni in considerazione tutti i componenti del nucleo familiare) il Governo non sta procedendo; i prodotti dell’infanzia sono gravati di un Iva come se fossero prodotti voluttuari e non vitali. L’Iva dovrebbe essere portata al 4% ” dichiara Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-AN.

“ Ci sono molteplici aspetti che andrebbero migliorati: le città non più a misura di bambino, le scuole sempre più lontane da luogo veramente educativo all’assistenza e tutela delle madri sole (ben venga l’intenzione del Comune di Cagliari di realizzare una casa per le madri sole ma aspettiamo i fatti concreti non solo gli annunci), al sistema dei trasporti pubblici con biglietto familiare” continua Deidda “ insomma non è vero che i giovani non vogliono responsabilità e non vogliono più figli o sono egoisti ma le Istituzioni fanno di tutto per scoraggiarli; serve cambiare rotta e lanciare un messaggio positivo con fatti concreti ricordando che i figli sono una ricchezza e una garanzia per il futuro radioso di ognuno di noi.”

16 Giugno 2015