Calvia: se non si fa fronte comune prendiamo in giro gli algheresi
Ieri pomeriggio è stata ufficializzata l’investitura di Franco Calvia, consigliere comunale in seno al Pd che ha rinforzato il partito del sindaco e che come il Consiglio di Stato ha confermato, avrebbe avuto diritto al posto fin dall’inizio, in base all’assegnazione dei seggi errata che lo ha costretto a portare avanti una battaglia di un anno e mezzo, con i migliori avvocati e con un esborso economico non indifferente. Ma la ragione era dalla sua ed ora siede nel banco consiliare come voto popolare ha voluto. Certo, lo stesso Calvia ha confermato che se il sindaco avesse voluto poteva farlo entrare sin dall’inizio. Ma Stefano Lubrano aveva da subito chiarito che non avrebbe nominato gli assessori in base al loro ingresso in consiglio comunale e nemmeno tra i primi dei non eletti; perciò la conquista del dovuto seggio è arrivata direttamente dal consiglio di Stato.
Ieri il neoconsigliere è stato accolto a braccia aperte, anche se non sono mancati segni di chiusura dalla sinistra radicale che non vede di buon occhio l’apertura ad un ala moderata dello stesso Calvia che dichiara apertamente: “Un governo dittatoriale non serve a nessuno, se manca il dialogo stretto e conciso con il gruppo moderato non si va nessuna parte e si rischia di crollare come tutti i governi precedenti che hanno cercato di guidare il timone da soli per poi andare alla deriva”. Le battute non sono mancate, chi scherzava sul posto a sedere, chi insinuava troppi sorrisi all’opposizione, ma tutto sommato l’aria che si respirava era serena. Il gruppo del sindaco si rafforza ma Calvia parla espressamente di comunione di governo e larghe intese. “Non possiamo spaventarci di aprire il dialogo con l’opposizione, daltronde abbiamo un governo di larghe intese che vede pd e pdl sul ponte di comando. “Quello che dobbiamo cercare di fare è evitare di correre da soli, ma studiare il modo migliore per riportare il nenessere in questa città”.