Cammino di Santa Barbara, modello di eccellenza
Il Cammino di Santa Barbara nel Sulcis è stato scelto dal ministero dei Beni culturali tra i modelli d’eccellenza del turismo religioso, insieme alla Via Francigena, al percorso di San Francesco e a quello di San Benedetto.
Il Cammino di Santa Barbara nel Sulcis è stato scelto dal ministero dei Beni culturali tra i modelli d’eccellenza del turismo religioso, insieme alla Via Francigena, al percorso di San Francesco e a quello di San Benedetto. Questi itinerari saranno presentati sabato mattina, alla presenza dell’assessore Francesco Morandi e del ministro Dario Franceschini, nella sala della biblioteca di Castel Sant’Angelo a Roma, in occasione della conferenza stampa su “I cammini incontrano il Giubileo’.
Il Cammino di Santa Barbara gestito dall’associazione Pozzo Sella si snoda per circa 400 chilometri, attraversa tutti i luoghi di culto, siti minerari dismessi, si sviluppa su antiche strade, mulattiere e ferrovie usate in passato per il trasporto dei metalli. “L’itinerario è simbolo di sostenibilità e trasversalità – dice il titolare del Turismo Morandi – associa alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso, del quale è pienamente salvaguardata la valenza spirituale, anche lo sviluppo complessivo del territorio, coinvolgendo comunità e imprese nella produzione di beni e servizi”. Cammini significa anche sentieri, ippovie, ciclovie: “Per completare il nostro progetto di valorizzazione di queste iniziative occorrerà una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali con la regia regionale e la strutturazione di un’offerta capace di posizionarsi sui mercati del Centro e Nord Europa”.
All’interno dell’iniziativa avviata dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, sono in via di realizzazione azioni di promozione delle proposte più significative del turismo religioso isolano. Come i cammini già iscritti nel registro ufficiale di Nostra Signora Bonaria, San Giorgio vescovo di Suelli (dalla Trexenta alle Baronie), di Santu Jacu, (dal Campidano di Cagliari alla Barbagia), di Sant’Efisio (da Cagliari a Pula). E i due Itinerari dello Spirito, già entrati a far parte dei circuiti internazionali del turismo religioso, ‘Arte romanica, natura e spiritualità’ e ‘Miniere, nuraghi e spiritualità’. Inoltre sta per decollare il piano di valorizzazione delle destinazioni di pellegrinaggio con il coinvolgimento dei comuni di Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco.