Bruno: «Nessun campo sosta, trovate case per tutti i rom»

Il sindaco annuncia su facebook che, grazie al lavoro di Asce e Centro d'Ascolto, è stata reperita un'ulteriore soluzione abitativa anche per l'ultima famiglia.

«Non ci sarà alcun campo sosta per i Rom, né a Mamuntanas ne a Paula Tolta. Sappiamo che è solo un primo passo verso l’inclusione, che ne serviranno molti altri e che abbiamo fatto solo il nostro dovere». Così Mario Bruno annuncia sui social il reperimento di un’ulteriore soluzione abitativa anche per l’ultima famiglia che sembrava destinata al campo sosta di Paula Tolta.

Il 29 gennaio, con la chiusura del campo rom, comincia una nuova era. Si mette fine ad uno scempio ambientale, si comincia con la bonifica di un’area pericolosissima per la salute delle persone, specialmente per i numerosissimi minori della comunità rom. «Con lo sgombero dell’area dell’Arenosu – si legge in una nota stampa del Comune di Alghero- si chiude una fase importante per tutta la città, ma il progetto di inclusione sociale continua. Il risultato ottenuto dall’Amministrazione con l’attuazione del programma portato avanti in questi mesi in stretta collaborazione con la Regione, con le Associazioni, con la Diocesi, è il frutto della definizione di un percorso di integrazione in piena sintonia con il progetto approvato dal Consiglio Comunale di Alghero».

bruno rom facebook

«Abbiamo fatto i conti con un’emergenza ambientale di dimensioni temibili che ha richiesto interventi rapidi – spiega il sindaco Mario Bruno – La situazione disastrosa del campo dell’Arenosu è frutto di decenni di trascuratezza del problema. L’attuazione del progetto di inclusione sociale è la strada che abbiamo seguito con successo e prevede anche una soluzione temporanea con una piccola area sosta. Ma anche in queste ore si lavora affinché non ciò non si renda necessario. Siamo soddisfatti di aver fatto il nostro dovere, di aver lavorato nella massima trasparenza e con l’aiuto di tutti. Abbiamo colto il risultato auspicato di integrare le famiglie nel tessuto sociale del territorio».

La soluzione del problema è stata fatta entro i precisi limiti del progetto di inclusione finanziato dalla Regione con 250 mila euro. Sono fondi vincolati. «La destinazione è specifica. Non ci sono alibi – chiarisce ancora il Sindaco – Ma pensiamo alle emergenze di tutti, pensiamo alle emergenze degli algheresi che non hanno una casa. Non lasciamo nessuno indietro. Abbiamo ottenuto dalla Regione 3,6 milioni per 28 alloggi da destinare all’edilizia sociale, abbiamo messo in campo 300 mila euro di bilancio e per le infrastrutture a Sa Segada e presto i 10 alloggi saranno consegnati. Si avvicina ulteriormente la realizzazione del progetto di Social Housing a Santa Maria La Palma, altri 70alloggi, stiamo portando a definizione le procedure per il bando per le case in cooperativa a Fertilia, abbiamo chiuso finalmente iter importanti per Carrabuffas e Caragol, dove Area costruirà altri 40 appartamenti».

«Il progetto di inclusione sociale continua, quindi, parallelo alle risposte al problema della casa ad Alghero, con le risorse comunitarie della Regione Sardegna destinate ad accompagnare nei prossimi sette anni l’integrazione sociale della popolazione rom» concludono dall’Amministrazione.

Nella giornata di giovedì 29 gennaio alle ore 10.00 è convocata a Sant’Anna una conferenza stampa nella quale si darà conto delle operazioni svolte all’Arenosu e si annunceranno importanti novità sul fronte dell’edilizia abitativa in città.

27 Gennaio 2015