Cancro alla mammella, il test rapido in Sardegna
Un importante passo avanti è stato compiuto al Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Cagliari
Un importante passo avanti nella terapia del carcinoma della mammella, che minimizza i disagi delle pazienti, è stato compiuto al Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Cagliari, nella sede del Policlinico Universitario “D. Casula” di Monserrato, dove è ora possibile – per la prima volta in Sardegna – l’analisi definitiva del linfonodo sentinella in fase intra-operatoria.
Si chiama OSNA (One Step Nucleic Acid Amplification), ed è l’innovativo test molecolare che consente l’esame istologico del linfonodo sentinella in tempi estremamente rapidi. Un passaggio assolutamente fondamentale – che richiede una stretta collaborazione tra chirurgo senologo, medico nucleare e anatomopatologo – che finora richiedeva alcuni giorni per l’elaborazione dell’esito.
Il nuovo trattamento è reso possibile dalla stretta collaborazione tra il reparto di Chirurgia diretto dal prof. Angelo Nicolosi (che si occupa del prelievo e della preparazione del linfonodo) ed il servizio di Anatomia Patologica diretto dal prof. Gavino Faa (che si occupa dell’analisi molecolare). Tutto si svolge nell’ambito del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Ateneo nelle strutture della AOU, portando ancora una volta la nostra Università a livelli altissimi negli standard di assistenza delle pazienti. La stretta collaborazione tra le due strutture consente di attuare questo trattamento innovativo a tutto vantaggio delle donne affette da carcinoma della mammella.
Di norma, infatti, la documentazione di cellule neoplastiche nel referto comporta un nuovo ricovero ed un secondo intervento chirurgico di asportazione del tessuto linfo-adiposo ascellare.
Con la metodica introdotta per la prima volta in Sardegna dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche la risposta definitiva sul linfonodo sentinella viene fornita alla sala operatoria entro 40 minuti. Il chirurgo può così decidere immediatamente se procedere o meno alla linfectomia ascellare, evitando un nuovo ricovero ed un secondo intervento, nonché un ulteriore disagio alla paziente. A questo si aggiunge un notevole risparmio economico per il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale. L’OSNA permette di velocizzare la procedura diagnostica sul SLN e di concludere l’approccio chirurgico alla patologia in un’unica seduta operatoria.
Questa tecnica molecolare è stata sperimentata in studi clinici internazionali dimostrando di essere in grado di riconoscere anche le metastasi più piccole e di avere una sicurezza ed affidabilità diagnostica pari a quella dell’esame istologico definitivo ma in tempi assai più rapidi: circa 35-40 minuti dal momento del prelievo del linfonodo sentinella direttamente in sala operatoria.