Cani abbandonati che si sbranano tra loro. Niente acqua ne cibo. Denuncia al comune di Olmedo

Cinque cani di un detenuto abbandonati all’interno di un recinto in mezzo alla campagna, dal mese di febbraio 2014 senza l’assistenza da parte di nessuno. Questo in due parole ciò che è successo ad Olmedo e che la Lega per la difesa del cane ha voluto denunciare per mobilitare l’opinione pubblica. “Scriviamo -leggiamo nella nota stampa della Lega- per manifestare il nostro sdegno in merito al verbale num. 06/2014 di accertamento e contestazione di illecito amministrativo contro il sig. C. P., residente a Olmedo, per dei cani che non sono di sua proprietà. Come sapete ci siamo occupati del caso di questo anziano signore, il cui figlio, ora in carcere dal mese di febbraio 2014, dava da mangiare a dei randagi nella sua campagna, e, essendo impossibilitato a nutrirli, trovandosi in carcere, il padre, il sig. C. P., non potendo gestire tali animali, ha chiesto l’aiuto di sua figlia. Quest’ultima si è recata più volte presso il Comune di Olmedo, spiegando la situazione, e chiedendo che gli animali venissero ritirati in quanto le loro condizioni sanitarie erano pessime e iniziavano a sbranarsi tra di loro perché senza cibo e acqua. Per mesi, nonostante le istituzioni fossero a conoscenza di questa situazione, è rimasto tutto uguale. A questo punto, la sig.ra L. P., disperata, ha chiesto aiuto alla nostra associazione, e ci siamo subito attivati per porre rimedio a questa VERGOGNOSA vicenda. E’ sbagliato quanto da voi affermato nel verbale in cui si legge che il sig. C. P. si sarebbe rifiutato di far mettere il microchip sotto la cute degli animali a nome suo. Ovviamente il signore si è opposto in quanto i cani non sono di sua proprietà e non li riconosce come tali. Se non fosse chiaro, questi animali, non avendo il microchip, appartengono al Comune di Olmedo e, nello specifico, al Sindaco. Non potete mettere una multa di questo tipo né tanto meno far pagare eventuali altre spese (trasporto, cure mediche o mantenimento degli stessi animali) al sig. C. P., in quanto, quest’ultimo, come già detto, non è possessore di questi cani.”