Caos M5S: la parlamentare sarda reagisce. Aria di “psico-polizia”
La Parlamentare sarda del M5S difende Adele Gambaro, la senatrice messa sotto processo per aver criticato Beppe Grillo e scatena una valanga di insulti quasi fascisti ad opera del suo collega di movimento, Manlio Di Stefano, eletto a Milano, ingegnere informatico. Sotto l’egidia di Beppe Grillo possono succedere anche queste cose, alimentate da una scarsa visione d’insieme del movimento e che non ha, come dimostrano le crtitiche continue all’interno degli stessi parlamentari, un indirizzo ne una conformazione culturale unitaria. Troppi fanatici dalle reazioni di dubbia moralità che scatenano il putiferio, e che usano facebook per commentare alacremente situazioni nelle quali dovrebbero invece agire di comune accordo o almeno provare a lavarsi i panni sporchi in casa propria. Di Stefano ha definito la Pinna “Una Cosetta dei Miserabili, laureata, disoccupata che viveva con i genitori a Quartuccio Cagliari e con 100 voti 100 è diventata deputata al Parlamento. Invece di spargere petali di rosa dove Grillo cammina, sorge in difesa di una certa Gambaro, un’altra miracolata che si crede Che Guevara” . Dichiarazioni fortissime, che non sono andate giu alla parlamentare sarda che in un intervista televisiva ha chiaramente accusato di regimi autoritari non consoni al movimento da parte del collega Di stefano. E poi ha aggiunto: “Dove ci sono i talebani è normale che ci siano i dissidenti. Per fortuna”. Sembra , da indiscrezioni, che altri parlamentari almeno 5 del M5S stiano pensando di lasciare il Parlamento.