«Capi ovicaprini, a rischio milioni di euro»
Il senatore del PD Silvio Lai chiede al ministro per le politiche agricole una proroga per la registrazione dei capi. A meno di un mese dalla scadenza sono oltre un milione le registrazioni non ancora effettuate
«È una vera e propria emergenza per la quale serve un intervento immediato del ministero delle politiche agricole. Gli allevatori sardi non possono permettersi di perdere decine di milioni di euro di premi comunitari a causa di una formalità burocratica.» Lo scrive il senatore del PD Silvio Lai che interviene sul problema legato alla mancata registrazione dei capi ovini e caprini. Un adempimento che l’Unione Europea da quest’anno ha reso indispensabile per poter inoltrare le domande. Il Ministero delle politiche agricole ha fissato per decreto la data del 31 Dicembre quale termine ultimo per poter registrare i capi. Manca meno di un mese a questa scadenza e ad oggi sono circa un milione le registrazioni non ancora effettuate.
«Faccio mia la preoccupazione della Coldiretti che in questi giorni sta cercando di sollecitare gli allevatori sardi perché adempiano a quanto stabilito dall’UE e dal ministero. Ma è concreto il pericolo che, nonostante gli sforzi dell’associazione di categoria e l’intervento degli assessorati regionali alla sanità e all’agricoltura, alla data del 31 dicembre manchino ancora centinaia di registrazioni. Questo – prosegue Lai – significherebbe una perdita di denaro che il settore non si può assolutamente permettere. Per questo motivo sto interessando di questa problematica il Ministro per le politiche agricole Martina al quale sottopongo la necessità di prorogare i termini per la registrazione. È un atto che può consentire alla Coldiretti e alla Regione di completare l’opera di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori».
«Sono certo – conclude il senatore del Partito Democratico– che il governo saprà cogliere l’importanza di un provvedimento di questo tipo. Lo conferma l’attenzione mostrata nella vicenda legata all’anticipazione dei premi PAC e ai primi pagamenti con le risorse del nuovo PSR che porteranno in Sardegna circa 25 milioni di euro.»