Capo Caccia, tariffe alte per per i natanti con conducente
Se n'è parlato in Commissione Ambiente
Nei giorni scorsi si è tenuta la commissione Ambiente Area Marina Protetta, presieduta dal Presidente della commissione consiliare di Area Marina protetta e Parco di Porto Conte Capo-Caccia Isola Piana Christian Mulas, presenti il direttore del Parco di porto Conte Mariano Mariani e l’Assessore Andrea Montis.
La richiesta di audizione era stata inoltrata da una delegazione di 25 operatori del turismo nautico con noleggio natanti con conducente. Attraverso i loro portavoce Stefania Piras e Fabrizio Costanzo che rappresentavano gli operatori del settore nautico, in commissione hanno illustrato un documento dove riportavano un dissenso verso il disciplinare approvato attraverso un decreto del Presidente del Parco il 21/04/2023, dove riportava nell’articolo 8 un tariffario non congruo rispetto agli altri parchi marini della Sardegna, equiparabili forse a quelle dell’Asinara dove però gli operatori lavoravano quasi in esclusiva. Il tariffario richiesto dal disciplinare di € 150 ad ospite imbarcato ha fatto imbestialire gli operatori che hanno ricordato attraverso la loro portavoce Stafania Piras al presidente Mulas e il direttore del Parco Mariani che l’accesso all’Area marina protetta fino al qualche tempo fa era sempre stato gratuito ricordando che la categoria che rappresentavano non era mai stata contemplata nel disciplinare.
Quando inalmente i noleggiatori con conducente sono stati inclusi e riconosciuti nel vademecum, hanno scoperto però di dover pagare in maniera salata in proporzione, più di tutti gli altri: diving 50 euro a sub, linea grotta 30 euro a passeggero. Il direttore dell’Area Marina Protetta Mariani con grande senso di responsabilità ha affermato che c’era stato un cortocircuito ammettendo che la categoria era pressoché sconosciuta all’Azienda speciale del Parco anche perché non si era mai fatta avanti durante i vari incontri per la stesura del disciplinare e nemmeno aveva fatto istanza di autorizzazioni per operare all’interno della riserva Marina.
Il presidente Mulas e il direttore Mariani si sono dimostrati aperti al dialogo e alla richiesta di eventuali modifiche delle norme che, però, per ragioni che dipendono dal Ministero non si possono modificare per questa estate. Un’altra critica è stata sollevata dagli operatori rispetto la scarsità di attracchi in mare per effettuare degli ormeggi in sicurezza, sul tema è emersa totale unanimità da parte dei commissari al fine di realizzare al più presto l’atteso “campo boe”. Infine il presidente Mulas e il direttore del Parco Mariani hanno anche dato assicurazione agli imprenditori turistici che questa situazione “verrà risolta come è stata risolta anche la problematica che riguardava gli indennizzi ai pescatori”.