Cappellacci presenta a Sassari il nuovo “Piano Paesaggistico dei sardi”
Approvato questa mattina dalla Giunta Cappellacci in trasferta a Sassari il nuovo Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna. A quattro mesi dalle elezioni regionali il Presidente della Regione presenta quindi un nuovo piano pesaggistico che andrà a sostituire quello varato dalla Giunta Soru nel 2006. Il piano, che è stato ribattezzato Piano Paesaggisto dei Sardi, potrà subire delle variazioni nell’arco dei prossimi tre mesi. In questo periodo di tempo potranno infatti essere presentate modifiche e osservazioni. Entro Gennaio, salvo imprevisti dell’ultim’ora, il nuovo Ppr dovrebbe diventare legge.
Nel nuovo piano, oltre al nome, viene stravolta gran parte della pianificazione voluta dall’ex Presidente della Regione Renato Soru. Verranno allentati i vincoli: la fascia di inedificabilità a 300 metri dal mare resterà, ma sarà possibile intervenire e ristrutturare l’esistente sulla base di regole precise. Per ciò che riguarda i corsi d’acqua saranno soggetti a vincoli solo fiumi e torrenti di rilievo paesaggistico. Per i centri storici, massima attenzione a quelli di pregio (Cagliari, Alghero, Castelsardo e così via) e più libertà di manovra in tutti gli altri. Il Piano così concepito diventerebbe lo strumento di governo delle trasformazioni, mentre i tempi di redazione dei Puc, Piani urbanistici comunali, verrebbero “notevolmente ridotti” con l’introduzione dell’atto di accordo tra Comuni, Regione e Ministero.
“Il vecchio documento – ha spiegato Cappellacci riferendosi al Ppr varato nel 2006 dalla giunta Soru – ha ingessato la Sardegna: il 60% del territorio, in cui vive l’80% dei sardi, era sottoposto a vincolo paesaggistico e messo sotto blocco abitativo, impedendone l’evoluzione”. Per il Presidente le regole confuse e imprecise imposte negli anni passati hanno intrappolato la libertà del popolo sardo provocando danni enormi. “Durante il riesame – ha proseguito Cappellacci – abbiamo accertato che c’erano migliaia di beni duplicati o non esistenti, altri non rintracciabili per i quali il Piano esigeva comunque e paradossalmente l’autorizzazione paesaggistica. Se prima i vincoli erano enunciati e confusamente cartografati, fonte di una pericolosa incertezza nella fase di applicazione, oggi le aree vincolate sono cartografate e sono univocamente riconosciute e riconoscibili, con regole specifiche, esplicite e trasparenti”.
Il Piano Paesaggistico dei sardi sarà a breve consultabile e disponibile a tutti per via telematica. Sarà inoltre possibile scaricare apposite applicazioni per smartphone e tablet che permetteranno la visualizzazione delle aree a vincolo paesaggistico presenti nella zona in cui ci si trova.