“Cara Deiana, non hai vinto la guerra da sola”
L'opinione di Raffaele Cadinu
Cara Paola Deiana, le tue affermazioni nel post del Tuo sito non sono coerenti con la decantata trasparenza che il Tuo partito ha sbandierato, e sbandiera, ai quattro venti dalla mattina alla sera. Non è corretto vestire la corona del vincitore quando la battaglia è stata affrontata da tutti, a cominciare dall’attuale Commissario della Provincia Pietrino Fois che per primo, per la medesima strada ultimo lotto, da Assessore regionale ai Lavori Pubblici ha attuato una protesta senza precedenti presidiando il cantiere notte e giorno. La stessa occupazione fatta lo scorso anno per il primo lotto dall’allora Sindaco Mario Bruno, consapevole già allora che lo sblocco poteva essere effettuato solo attraverso il Consiglio dei Ministri al pari della strada Orte Civitavecchia, sbloccata con la medesima procedura, cosa che Tu conoscevi e che infatti non hai mai detto né al Ministro Toninelli né agli altri che hai citato, altrimenti lo avremmo visto e non avremmo occupato il cantiere per l’ennesima volta. La tua frase testuale: “ho bussato tante porte per accelerare i tempi e l’ho fatto sempre da sola, malgrado abbia sentito in questo anno tanti rappresentanti politici prendersi i meriti senza davvero averli e raccontare una realtà distorta ai cittadini”, dimostrano la tua pochezza e il disprezzo che hai per chi ha conoscenza dei fatti veri e non distorti come invece tu li apostrofi.
Vantarsi di aver vinto la guerra da sola, e ringraziare chi i collegamenti stradali li concepiva fantastici quali il trasporto su gomma del Brennero o il ponte Morandi multipiano con bar e discoteche e che mai nulla ha fatto per la quattro corsie, non è consono ad un rappresentante serio del territorio quale Tu aspiri ad essere. Vedi hai detto che hai bussato durante il tuo mandato a tante porte, cioè per circa due anni, e niente si è mosso sino a che, lo affermo io con dati alla mano, non ha bussato qualcun altro, vuole dire tante cose, ma la cosa principale è che il partito che rappresenti non è un partito che rappresenta il popolo ma solo se stesso, o meglio, solo i suoi portavoce tramite un algoritmo informatizzato. Siete pedine, a mio avviso inconsapevoli, che rispondono all’algoritmo e guai a sbagliare!. Pertanto nel vostro settario comportamento, nel quale gli altri sono nessuno e voi siete gli unici migliori è facile incoronarsi re, rifiutando o disconoscendo il contraddittorio.
Purtroppo per Voi nella realtà non distorta dei fatti, non è così, e aggiungo che sai benissimo che la questione si è smossa, non per merito di Toninelli, che ha avuto un sacco di tempo e non ha fatto proprio nulla, ma solo dopo che il Senatore La Forgia ha preso a cuore la vicenda, sollecitato puntigliosamente da un semplice cittadino, algherese di adozione, che non ha interessi elettorali come i tuoi, così come non li ha il Senatore La Forgia in territorio di Sardegna. Il Senatore, nel tempo di 15 giorni, ha informato direttamente la Ministra De Micheli, la quale dopo circa un mese ha ribadito che il problema era risolvibile in quanto problema di tutto il territorio, e che per tale ragione doveva essere fatto un incontro bipartisan con tutti i rappresentanti istituzionali. Ciò è avvenuto nella famosa videoconferenza, indetta proprio dalla segreteria della Ministra e dalla segreteria del Senatore La Forgia non del Ministro Toninelli, ne da quella del Ministro Costa. Questo è agli atti e come vedi la realtà che tu apostrofi come “distorta” è invece chiara come un’alba. Hai ringraziato nel tuo post l’ex ministro Toninelli, il Sottosegretario Roberto Traversi, il Ministro Sergio Costa, insomma voi 5 stelle soli al fronte?. L’umiltà di riconoscere l’operato degli altri, specialmente in un momento di crisi economica e anche politica per mancanza di esperienza e di umiltà, porta a questi comportamenti che danno fastidio e che al momento elettorale potranno dare spero il giusto esito. Ti invito a leggere una poesia dal titolo: Domande di un lettore operaio; ti renderai conto che le battaglie si vincono in tanti e non da soli, e che ci vogliono anche i cuochi.