«Cara Dott.ssa, eviti di inquinare la realtà»
L'opinione di Raffaele Cadinu
Egr. Dott.ssa Bardino, nella veste saltuaria di suo assistito non posso farLe nessuna critica diretta nonostante l’articolo apparso sulla stampa locale, la Sua professionalità non può da me essere messa in discussione, poiché io ne sono diretto e grato testimone. Quello però che invece mi lascia perplesso non è l’argomento che ha affrontato, cioè il bloom algale, in quanto tutti abbiamo il diritto di parlarne, ma è l’inaspettato utilizzo della parola conclusiva ERGO, quella piuttosto solitamente usata nei momenti di euforia auto-rappresentativa dall’ex Sindaco Suo sodale, nei dibattiti ostinati a difesa del proprio operato in quasi dieci anni di regno.
Infatti ogni volta che si parla di Calich, come al cavallo la mosca cavallina, all’Ex la marea gialla gli sale al cervello ed ERGO ordina di rispondere all’evidenza con l’attacco. ERGO non importa che le risposte siano strampalate, tanto l’obbiettivo è, per usare un eufemismo, confondere le acque, istigare il dubbio, screditare gli altri che non sono avversari ma semplici cittadini come lo sono io, vittime delle prosopopee amministrative della politica in questo caso di colore azzurro, finita poi miseramente nel giallo della marea. Certo non è piacevole prendere schiaffi ad ogni proliferazione algale, ma cercare di scrollarsi di dosso la responsabilità attribuendola agli altri è come quando il piromane dopo aver messo fuoco, per crearsi un alibi, cerca di spegnerlo dall’altra parte ponendosi controvento, ERGO il responsabile finisce nell’incendio che ha innescato.
Pertanto la spiegazione della funzionalità dei depuratori da Lei intentata, cercando di sostenere la tesi che le sostanze nutritive vengono completamente digerite dalla popolazione dei batteri dei depuratori, non regge e lo sa benissimo essendo un medico. I batteri di un depuratore possono abbattere i nutrienti di un refluo in maniera molto spinta ma mai al 100 per 100. ERGO in ogni refluo depurato ve ne è sempre una piccola parte disciolta. Nel caso del depuratore San Marco circa 7 grammi per metro cubo.
ERGO e ancora ERGO le cose che io ho stilato le ha scritte e sostenute proprio il Dott. Furesi dell’ARPAS il 22 giugno 2011 in un Tavolo Tecnico, presente il Servizio Idrografico della Sardegna, il Comune di Alghero, ABBANOA, il Consorzio di Bonifica della Nurra e l’ENAS, cioè tutti gli Enti coinvolti nella vicenda. Le rammento che nel 2011 era Sindaco proprio il suo Sodale, quello che dopo le risultanze emerse nel tavolo tecnico, non si è posto il dubbio sugli effetti della quantità di nutrienti sversati dal depuratore di San Marco nel rio Filibertu pari, proprio secondo il Dott. Furesi dell’ARPAS, a 100 tonnellate di azoto in un anno non 60 come ho scritto io.
ERGO eviti assieme agli Avogadi e agli altri consiglieri azzurri radiocomandati, di continuare a confondere burattinescamente le acque, cioè di inquinare la realtà e di sostenere l’insostenibile, cercando di screditare la legittima difesa dei cittadini in favore di una amministrazione che a mio modesto avviso è responsabile del problema. ERGO, se avete ancora dubbi, chiedetelo al Calich, che vi sta già rispondendo da qualche anno.