Carte di credito clonate, nei guai ristoratori e commercianti

Gli indagati avranno venti giorni di tempo per depositare memorie difensive o richiedere ulteriori indagini

Si è conclusa con l’invio di 29 avvisi di garanzia l’inchiesta sulla gigantesca frode informatica attuata attraverso indebiti prelevamenti dai Pos, avviata nel 2013 dai carabinieri del reparto investigativo di Olbia. Coinvolti noti ristoratori, baristi, commercianti, esercenti e titolari di aziende operanti a Olbia, Arzachena Cannigione e Porto Cervo. Con la complicità dei cinque coindagati che hanno già chiuso le loro pendenze giudiziarie, secondo i carabinieri di Olbia, le 29 persone raggiunte dagli avvisi di garanzia sarebbero stati i presunti esattori del danaro indebitamente prelevato dai conti correnti degli ignari clienti i quali avevano effettuato acquisti nei diversi locali pubblici o negozi. Danaro che veniva prelevato una volta che i clienti “strisciavano” le loro carte di credito nei dispositivi Pos che venivano clonate. Gli indagati avranno venti giorni di tempo per depositare memorie difensive o richiedere ulteriori indagini.

 

10 Maggio 2016