Carte in tavola: PbOil dica quali sono le reali intenzioni
«Subito un incontro con la proprietà di PbOil per capire le reali intenzioni di sviluppo per gli impianti di Porto Torres». È la richiesta comune formulata questa mattina da enti locali e sindacati al termine del confronto avuto nella sala Giunta del palazzo della Provincia. Al summit convocato dal presidente Alessandra Giudici hanno partecipato l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, quello delLavoro, Rosario Musmeci, il sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa, i segretari territoriali dei sindacati di categoria, Massimiliano Muretti, Giovanni Tavera e Luca Velluto, e i lavoratori della società che si occupa di rigenerazione degli olii usati.
Detto e fatto, al termine del confronto Alessandra Giudici ha contattato l’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda, chiedendole di farsi carico di una
situazione «davvero drammatica, dato che il 15 marzo il tribunale stabilirà se concedere a Finmeccanica, attuale proprietaria della PbOil, il concordato preventivo proposto per scongiurare il fallimento», come irappresentanti sindacali hanno spiegato agli amministratori locali.
L’incontro è servito per sbloccare la situazione, almeno in parte, dato che il prossimo 12 marzo tutti gli attori istituzionali e sociali che oggi hanno affrontato il problema nel corso della riunione in piazza d’Italia saranno a Cagliari per un confronto con la Regione e con i nuovi potenziali proprietari della PbOil. «Sappiamo bene quali siano le responsabilità di questa azienda – hanno detto i lavoratori ad Alessandra Giudici – e che la Provincia è venuta incontro alle esigenze di PbOil in ogni modo, arrivando perfino a rateizzare la somma dovuta per i diritti concessori legati al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale».
Tuttavia, «questo non è bastato per un’azienda che nel frattempo aveva annunciato la propria intenzione di investire in questo territorio milioni di euro per l’acquisto di Vynils», ha aggiunto il presidente della Provincia, che ha manifestato comunque fiducia a partire dalla considerazione che «la produzione di PbOil ha un grande potenziale di mercato e, se esercitata secondo le regole, anche un grande valore ambientale».