C’è posta per Stefano Lubrano

Il recapito delle bollette Abbanoa, effettuato negli ultimi giorni di febbraio ai cittadini algheresi, ha suscitato una ridda di polemiche e malumori: la lamentela più diffusa è che non si possono fare trascorrere 5/6/7 anni per la fatturazione dei consumi idrici. Oltre questo fatto inequivocabile, si evidenziano nelle bollette, diversi punti oscuri che hanno scatenato la rabbia e il malcontento degli utenti del servizio idrico.

Vediamoli in particolare:

1) la richiesta di pagamento per periodi caduti in prescrizione dopo 5 anni, così come previsto dall’articolo 2948 del C.C.;
2) le tariffe non residenti, e dunque con maggiorazione, applicate a cittadini che invece dimorano da decenni nella propria abitazione;
3) bollette forfettarie con metri cubi in più rispetto al reale consumo;
4) applicazione di tariffe non in regola, per esempio 15 euro per il riparto quando invece dovrebbe essere massimo 8 euro;
5) scadenza dei termini del ricorso, che deve essere di 2 mesi dalla data di ricevimento della fattura e non dalla sua emissione;
6) irregolarità nella consegna delle bollette avvenuta tramite incaricati di Abbanoa che consegnano la bolletta con una busta senza nessuna data;
7) le agevolazioni per famiglie no tax devono, anzi dovevano essere opportunamente portate a conoscenza dell’utenza già in anni passati in modo tale da permettere alle famiglie aventi diritto, di poterne fare richiesta con apposita modulistica.

In base a tutte le ragioni suesposte, la preghiamo Signor Sindaco, di intervenire con autorevolezza e determinazione presso la società di gestione del servizio idrico, Abbanoa perché riemetta fatture corrette in sostituzione di quelle errate o richiedenti importi non dovuti e si introduca finalmente la buona norma di fatturazione a scadenza almeno semestrale evitando di gravare ulteriormente sul bilancio economico delle famiglie già stremate dal carico fiscale in un momento di crisi generalizzato.

Ricordiamo che, contemporaneamente sono state distribuite le bollette della Tarsu: una famiglia monoreddito o comunque in disagiate condizioni economiche, come può far fronte ad un onere così pesante e persistente nel tempo? Confidiamo in un suo fattivo intervento in merito a quanto evidenziato.

4 Marzo 2013