Cecchini avverte: il mio sarà un atto di disobbedienza

Me ne assumo le responsabilità sia civili che penali. Entrerò nelle aule e rimuoverò i pannelli che ne vietano l'ingresso

E’ un chiaro segnale quello che manda il prof. Arnaldo Bibo Cecchini: “So di non dovervi annoiare per questioni che già conoscete. E non intendo cercare responsabilità o levare accuse. Gli è che la situazione della Scuola che dirigo è ormai insostenibile e le lungaggini che accompagnano la consegna dei locali, prevista sei mesi or sono, sono ormai inaccettabili. Immagino che ci siano ragioni burocratiche e appigli tecnici per procrastinare ulteriormente una consegna di spazi voluta unanimemente dal Consiglio comunale dalla città. Ne prendo atto. Mi auguro che entro il 19 maggio si possa avere uno scatto che consenta di risolvere tutte le questioni pendenti. Io non ho altre alternative di ricorrere dopo quella data, il 20 maggio alle ore 9, a un atto, mite e forte, di disubbidienza civile: entrerò, rimuovendo il pannello di legno, nell’ala assegnata. Ovviamente si tratta di un atto pubblico di disobbedienza e ­ come è giusto ­ assumerò tutte le conseguenze disciplinari, civili e penali che esso comporta. Tengo a precisare che si tratta di un’iniziativa personale, che non coinvolge il Dipartimento che dirigo né l’Università di cui faccio parte, che sono tuttavia stati da me debitamente informati e che potranno adottare nei miei confronti i provvedimenti che ritengono opportuni. Colgo l’occasione per rivolgervi i più cordiali saluti.

Redazione, 5 Maggio 2014