Cedac, 4 spettacoli tra il Nuraghe Palmavera e Lo Quarter
Il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna presenta 4 appuntamenti tra il 10 e il 29 luglio tra il sito archeologico del Nuraghe Palmavera e Lo Quarter
Raffinati intrecci fra parole e note per il cartellone dell’Estate 2023 proposto dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, nel sito archeologico del Nuraghe Palmavera e nello storico complesso architettonico de Lo Quarter ad Alghero, con il patrocinio del Comune di Alghero e il sostegno della Fondazione Alghero, tra un omaggio a Pier Paolo Pasolini e le storie dei miti del pallone, preziose e intriganti riflessioni sull’amore e un ritratto di Franco Califano. Quattro titoli in cartellone dal 10 al 29 luglio con protagonisti come Elio Germano e Theo Teardo con “Il sogno di una cosa”, opera giovanile (ma pubblicata negli Anni Sessanta) del grande scrittore e cineasta friulano, Federico Buffa con “La Milonga del Fútbal” con Alessandro Nidi al pianoforte e la voce di Mascia Foschi, Paolo Crepet con i suoi “Comizi d’amore contemporanei / Dialogo sentimentale”, accompagnato dal pianista Marcello Mazzoni e Claudia Gerini con il Solis String Quartet in “Qualche estate fa / Vita, poesia e musica di Franco Califano”.
Quattro spettacoli in forma di recitals o mises en éspace pensati per lo scenario suggestivo del sito nuragico dominato dalle due torri di pietra, a un chilometro e mezzo dal mare, sul promontorio che delimita la baia dell’antico porto delle Ninfe, come lo chiamavano i romani e per il teatro en plein air nel cuore della città catalana tra le vestigia del Collegio Gesuitico successivamente adibito caserma, donde il nome de Lo Quarter, oggi sede della Fondazione Alghero e della Biblioteca di San Michele.
Un affresco dell’Italia e del Friuli nel secondo dopoguerra con il pasoliniano “Il sogno di una cosa”, nell’interpretazione di Elio Germano con le sonorità contemporanee di Theo Teardo tra le antiche pietre del Nuraghe Palmavera, mentre nella cornice settecentesca de Lo Quarter si alternano i protagonisti di un’epopea sportiva narrata da Federico Buffa tra le atmosfere evocate da Alessandro Nidi e dalla cantante e attrice Mascia Foschi, le divagazioni sull’amore di Paolo Crepet tra pagine di grandi compositori eseguite da Marcello Mazzoni e infine le canzoni di Franco Califano con Claudia Gerini e il Solis String Quartet. Viaggio tra le storie e le emozioni, con quattro pièces affascinanti, in compagnia di alcuni dei nomi di punta del panorama italiano, per avventurarsi tra gli ideali politici e i sogni rivoluzionari dei tre ragazzi protagonisti del primo romanzo di Pier Paolo Pasolini e le leggendarie imprese calcistiche di tre fuoriclasse come Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona, tra le umane passioni e la ricerca della felicità ma anche tra i passaggi significativi della vita movimentata di un artista eclettico con fama da latin lover: Franco Califano, cantautore e poeta, ha scritto brani indimenticabili, da “Minuetto” a “La musica è finita”, “E la chiamano estate” fino a “Io so amare così”, accanto a “Tutto il resto è noia”, “La mia libertà”, “Ti perdo” e “Non escludo il ritorno”.
«Il CeDAC – sottolinea la direttrice artistica Valeria Ciabattoni – punta sulla qualità delle proposte oltre che sulla varietà di temi e stili, per offrire una programmazione intrigante capace di attrarre differenti fasce di pubblico fra testi significativi del Novecento e pièces originali, giocando su differenti palcoscenici, con quattro appuntamenti mirati per arricchire la vita culturale nella stagione più calda sulla Riviera del Corallo».
Il fascino della scrittura di Pier Paolo Pasolini ne “Il sogno di una cosa” – lunedì 10 luglio alle 21 nel sito archeologico del Nuraghe Palmavera – nella versione teatrale di e con Elio Germano, raffinato e versatile attore di cinema e di teatro, vincitore di quattro David di Donatello e due Nastri d’Argento, premiato a Cannes e a Berlino e il musicista, compositore e sound designer Theo Teardo, autore di colonne sonore per il cinema e musiche di scena, con all’attivo importanti collaborazioni con registi come Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Guido Chiesa e Daniele Vicari, e in ambito musicale con Placebo, Rothko, C.S.I., Marlene Kuntz, Departure Lounge, Front 242, Sheep On Drugs e Mick Harris (ex Napalm Death). “Il sogno di una cosa”, liberamente tratto dal capolavoro del grande poeta e scrittore, intellettuale e cineasta – produzione Infinito Teatro di Pierfrancesco Pisani e Argot Produzioni in co-produzione con Fondazione Teatro della Toscana – racconta sogni, ambizioni, speranze di tre giovani figli di braccianti, provenienti da Ligugnana, Rosa e San Giovanni, sulla piana del Tagliamento: Nini, Milio ed Eligio si incontrano alla sagra del Lunedì di Pasqua di Casale, dove scoprono di avere in comune la passione per la musica, il ballo e il vino.
«Pasolini ci parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia, attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti» – si legge nella presentazione –. «“Il sogno di una cosa” è il primo esperimento narrativo di Pier Paolo Pasolini, scritto di getto negli anni dell’immediato dopoguerra, prima di “Ragazzi di vita” e di “Una vita violenta”, ma pubblicato solo nel 1962: per questo risulta essere al tempo stesso il romanzo d’esordio, opera germinale e capitolo conclusivo della stagione narrativa dell’artista».
Riflettori puntati su Federico Buffa, che sbarca nell’Isola sotto le insegne del CeDAC con “La Milonga del Fútbal”, il suo nuovo spettacolo per la regia di Pierluigi Iorio (produzione IMARTS / International Music and Arts) – in programma venerdì 14 luglio alle 21 a Lo Quarter di Alghero: il celebre cronista sportivo e apprezzato storyteller racconta, sulle note del pianoforte di Alessandro Nidi con Mascia Foschi al canto, la storia di «tre giocatori che hanno fatto la storia del calcio argentino». Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona: tre grandi campioni che appartengono all’immaginario collettivo, i cui goals e il cui stile di gioco restano impressi nella memoria di generazioni di appassionati del pallone.
«Renato Cesarini un funambolo del gol, scoprirà Omar Sivori e lo porterà in Italia. Ci si riferisce a lui quando si parla di “Zona Cesarini”, per aver segnato alcuni gol negli ultimi secondi prima del fischio finale» – ricorda Federico Buffa –. «Omar Sivori talentuoso e irriverente, incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico. Diego Armando Maradona, el pibe de oro, il più grande di sempre, col suo calcio spettacolare e fantasioso divenne un idolo degli anni ‘80 –‘90 per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura del Generale Videla». Tre storie emblematiche e potenti, tre miti della storia dello sport i cui successi sul campo fanno in da contrappunto alle vicende economiche e politiche del grande Paese sudamericano: Federico Buffa, brillante affabulatore, ricostruisce i trionfi di questi moderni eroi, i capitoli delle loro esistenze in parallelo con le trasformazioni e gli stravolgimenti della società argentina.
Viaggio tra parole e note – domenica 23 luglio alle 21 a Lo Quarter – con “Comizi d’Amore Contemporanei / Dialogo Sentimentale” di e con Paolo Crepet, accompagnato al pianoforte da Marcello Mazzoni (produzione Teatro Ristori di Verona – distribuzione Reggio Iniziative Culturali): una «libera riflessione sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore» – come si legge nella presentazione –, per un itinerario nei labirinti della mente e del cuore. “Comizi d’Amore Contemporanei”, con un titolo che rimanda allo straordinario reportage pasoliniano, per un’indagine sulle relazioni e sui legami erotici e affettivi impreziosita dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Sergej Rachmaninov, per un appuntamento inserito nel progetto Legger_ezza 2023.
«Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità» – afferma Paolo Crepet – «Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità. Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi, cercando di capirsi e ascoltarsi. La relazione amorosa è per forza difficile e faticosa», frutto di un’alchimia da reinventare giorno per giorno.
Finale in musica (e parole) – sabato 29 luglio alle 21 a Lo Quarter con “Qualche estate fa / Vita, poesia e musica di Franco Califano” con Claudia Gerini e il Solis String Quartet, per un insolito omaggio al famoso cantautore e apprezzato paroliere, con un’antologia di brani emblematici: un recital originale e avvincente, con soggetto e testo di Stefano Valanzuolo, per la regia di Massimiliano Vado (produzione IMARTS / International Music and Arts). Un ritratto dell’artista, affidato al talento di Claudia Gerini, attrice e performer eclettica, volto noto del grande e del piccolo schermo, dai films con Claudio Verdone a “Ammore e malavita” dei Manetti Bros, che le è valso il David di Donatello, recentemente passata dietro la macchina da presa con “Tapirulàn”, protagonista sulle note dell’ensemble formato da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio (violini) con Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (violoncello): le canzoni di Franco Califano, riarrangiate da Antonio Di Francia, rappresentano il fil rouge intorno a cui si svolge la narrazione “corale”.
«La storia artistica di Franco Califano si è sempre intrecciata, per scelta consapevole, con quella umana, al punto che il personaggio, forse, ha spesso finito con il mettere in ombra l’autore di tanti successi» – si legge nella presentazione –. «“Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore. Il testo, per sfuggire alla tentazione di riproporre stereotipi dongiovanneschi e sottrarsi ai pericoli del raffronto col modello originale, è interamente declinato al femminile. Si susseguono nove quadri, cioè, narrati da altrettante voci di donne diverse: personaggi soprattutto di fantasia che raccontano aspetti e storie riferibili, nella realtà, all’uomo e all’artista».
Un ricco cartellone per l’Estate 2023 al sito archeologico del Nuraghe Palmavera e a Lo Quarter di Alghero firmata CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, con il patrocinio del Comune di Alghero e il sostegno della Fondazione Alghero e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.