Cedi Sigma, Tedde: «Pigliaru affronti una vertenza cruciale per il territorio»
«Il Governo regionale – ha detto l'ex Sindaco di Alghero Marco Tedde - affronti i nodi dello sviluppo e abbandoni i proclami, gli annunci di ripresa economica e dichiarazioni che denotano la scarsa conoscenza dei problemi e l'incapacità di assumere decisioni concrete».
«La crisi di una società importante come la Cedi Sigma, sfociata nella richiesta di ammissione a concordato preventivo, deve far riflettere la politica regionale e accendere poderosi riflettori su una situazione economica sarda che alla crisi globale somma gli atavici problemi in tema di trasporti, energia e credito» . Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «Il Governo regionale – prosegue l’esponente azzurro – affronti i nodi dello sviluppo e abbandoni i proclami, gli annunci di ripresa economica e dichiarazioni quali “stiamo seguendo la situazione” che denotano la scarsa conoscenza dei problemi e l’incapacità di assumere decisioni concrete».
«Il concordato Cedi Sigma rischia di provocare non solo la perdita di 120 posti di lavoro dell’impresa, ma anche qualche centinaio delle aziende fornitrici che verosimilmente saranno costrette a rinunciare a parte del credito. Una situazione che l’impresa e le famiglie del sassarese non possono affrontare da sole. Le dimensioni del dramma economico e sociale – continua Tedde – si profilano pari a quelle delle più grosse crisi industriali della Sardegna e richiedono l’intervento del Presidente Pigliaru e della giunta regionale».
«Conoscere e analizzare il problema e sostenere la Cedi Sigma e i suoi fornitori presso il sistema creditizio regionale sono i primi compiti di Pigliaru in questa difficile situazione. Ma la Sardegna ha necessità di un governo regionale che stia al fianco delle imprese semplificando i procedimenti amministrativi, riducendo il carico tributario peggiorato per l’aumento Irap e lavorando per ridurre i costi dei trasporti combattendo i monopoli e chiedendo allo stato una continuità territoriale vera. Ma anche di una regione che affronti con schiena dritta la questione del credito alle imprese e quella dei costi energetici. Insomma – ha concluso Tedde-, di un governo regionale che governi e non si limiti ad annunci conferenze stampa».