«C’era una volta Primavera in Riviera…»

L'opinione di Emiliano Piras, consigliere comunale del Nuovo Centro Destra

C’era una volta “Primavera in Riviera”, un contenitore di eventi che riempiva il vuoto della bassa stagione, con un marchio e un format ormai consolidato , da poter utilizzare come prodotto turistico, di sicuro per il turismo interno; ma che faceva trovare vivace la città anche ai primi turisti che arrivano, o meglio arrivavano, con Ryan air. Diversi week end tematici, che spaziavano dallo sport alla enogastronomia; passando ai bambini e alla musica. Non si può dimenticare che la prima volta che è stato utilizzato il mercato per un evento enogastronomico è successo con “Primavera in Riviera”.

Non si può dimenticare che la tradizione del concerto di Pasquetta in piazza è iniziata con “Primavera in Riviera”. Non si può dimenticare che le piazze del centro storico sono state teatro di manifestazioni per bambini e sportive grazie a “Primavera in Riviera”…e tanto altro ancora. Non si può dimenticare che tutto ciò è stato possibile grazie al primo vero esperimento di collaborazione tra pubblico e privato; dove il privato coorganizzatore contribuiva economicamente e fattivamente (e qui si potrebbe aprire una parentesi viste anche le discussioni che basito leggo sui social sul tema fiere, mercatini e eventi vari…ma preferisco non commentare, che è meglio). Oggi è il primo giorno di Primavera e di quel contenitore di eventi non c’è più traccia.

È un vero peccato che questa amministrazione, nonostante il buon riscontro delle precedenti 5 edizioni non abbia saputo coglierne le positività, dimenticando di inserire la kermesse anche nel calendario degli eventi annuali oggetto del bando sulle sponsorizzazioni; scorgendo il quale è notabile anche l’assenza della collaudata festa dei “focs de San Joan”.

Ad essere onesto, non posso esimermi dall’ imputare parte delle colpe anche all’ inerzia e alla mancanza di spirito di iniziativa di chi doveva in qualche maniera dare continuità alle azioni, parlo di consorzi, associazioni varie, etc… Un’altra parte di colpa non si può non dare all’accademica amministrazione regionale e in particolare all’assessore al Turismo e commercio che si è dimenticato dei “centri commerciali naturali”, o di quella che doveva essere l’evoluzione, cioè i “distretti commerciali”. Insomma, meno male che per quest’anno in Riviera ci pensa la natura a farci vivere una fiorente primavera.

Emiliano Piras, 21 Marzo 2016