Cercano di avvelenare nonna 97enne col topicida per l’eredità: arrestati nipoti
Ci avevano già provato con l'acqua, poi col caffè e ancora con un frullato. La nonnina non è mai morta. Durante le analisi in ospedale, i medici hanno riscontrato tracce del potente veleno nel suo sangue. Così sono partite le indagini.
Volevano incassare l’eredità della nonna 97enne e per questo i nipoti hanno cercato di avvelenarla più volte con il topicida. I due, una donna di 62 anni e il pronipote di 36 anni, sono stati arrestati in flagranza dalla polizia, intervenuta all’ospedale di Pinerolo, nel Torinese, proprio mentre i due erano intenti a far mangiare l’anziana. La portata principale? Una mousse con l’aggiunta del potente veleno. I due hanno confessato e dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio. La vecchina è da lungo tempo ricoverata in una struttura per anziani di Cavour, affetta da una sindrome cerebrale involutiva senile, con progressivo deficit cognitivo. Per questo i suoi interessi patrimoniali sono gestiti da un ente. Ruolo che in un primo momento ricopriva la nipote più anziana, ma che poi le era stato revocato in quanto amministrava il denaro della parente a suo esclusivo vantaggio economico. Aveva anche patteggiato sei mesi di reclusione per appropriazione indebita.
“Intorno alla metà di marzo 2014, il medico della struttura per anziani ha rilevato che la paziente era un po’ anemica e presentava tracce di sangue nelle feci: gli accertamenti e le visite di controllo non evidenziavano però alcuna patologia specifica. La sera del 27 marzo, dopo una visita dei parenti, M.P. viene portata d’urgenza al pronto soccorso. I medici ipotizzano un sovradosaggio di farmaci e la dimettono. Il 3 aprile si verifica un episodio simile e la donna viene nuovamente ricoverata. Questa volta però vengono eseguite delle analisi più approfondite. Nel suo sangue trovano tracce di topicida”.
E’ a questo punto che sono scattate le indagini sui due nipoti. Attraverso intercettazioni telefoniche e perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, si è giunti alla ipotesi di reato contro di loro. Avrebbero provato ad uccidere la nonna prima con l’acqua, poi col caffè e ancora con un frullato. A casa la polizia ha infatti trovato lo stesso tipo di topicida rinvenuto nel sangue della signora.
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