Charlie Hebdo, al Qaeda minaccia: “Nuovi attacchi se la stampa offende il Profeta”
Mentre il settimanale è pronto a uscire in edicola con l'immagine del Profeta, Al Qaeda torna a minacciare la Francia. Nel Paese intanto è caccia a sei terroristi in fuga.
Mentre il settimanale satirico Charlie Hebdo torna in edicola dopo la terribile strage con in copertina una vignetta su Maometto e una tiratura straordinaria di tre milioni di copie, in Francia è sempre massima allerta per il rischio attentati dopo le nuove minacce di al Qaeda. L’organizzazione terroristica internazionale infatti ha minacciato nuovamente il Paese transalpino promettendo attentati nel caso arrivino altre offese al Profeta da parte della stampa locale. In particolare le minacce arrivano dal ramo magrebino dell’organizzazione terroristica che ha annunciato altri attentati nel Paese anche nel caso Parigi non interromperà la sua presenza militare in Mali e nella Repubblica centrafricana e se continuerà a bombardare l’Iraq o la Siria. “La Francia sta pagando oggi il prezzo della sua aggressione ai musulmani e le sue politiche ostili all’Islam. Se i suoi soldati continueranno ad occupare il Mali e la Repubblica centrafricana, e a bombardare la nostra gente in Siria e in Iraq e se la sua stupida stampa continuerà ad offendere il nostro Profeta, la Francia si esporrà al peggio” si legge infatti in un messaggio di Al Qaeda nel Maghreb islamico diffuso da siti jihadisti
La caccia ai presunti complici Anche per questo in Francia le forze di sicurezza non abbassano la guardia e in particolare hanno rafforzato i controlli davanti ai siti sensibili come le scuole ebraiche e i punti di incontro della comunità ebraica francese. Gli inquirenti francesi però hanno anche scatenato una caccia senza sosta a sei terroristi in fuga, considerati dagli inquirenti complici e sodali dei tre terroristi uccisi nei blitz della polizia. Tra di loro ci sarebbe anche la persona che ha portato Coulibaly davanti alla drogheria kosher guidando la Mini Cooper intestata alla compagna del terrorista, quella Hayat Boumeddiene che sapeva quel che sarebbe successo ed era scappata alcuni giorni prima degli attentati.
Tratto da www.fanpage.it