Chiara Vigo e i segreti del Bisso al Liceo Artistico di Alghero
Dall'Isola di Sant'Antioco, sita all'estremità opposta della Sardegna, è arrivato l’unico “Maestro di Bisso” del Mediterraneo, una delle poche persone al mondo ancora a conoscenza dei segreti della lavorazione di questa preziosa fibra
Mercoledì mattina il Liceo Artistico di Alghero ha ricevuto una visita speciale: dall’Isola di Sant’Antioco, sita all’estremità opposta della Sardegna, è arrivata Chiara Vigo, l’unico “Maestro di Bisso” del Mediterraneo, una delle poche persone al mondo ancora a conoscenza dei segreti della lavorazione di questa preziosa fibra, secreta dalla Pinna Nobilis (conosciuta come nacchera), che solidificandosi con l’acqua permette a questo mollusco di rimanere ancorato al fondale marino. La Pinna Nobilis è il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo e Alghero rientra nella lista dei siti marini dove, anche grazie a Chiara Vigo, si cerca di favorire la tutela e il ripopolamento di questa specie marina da tempo protetta.
L’iniziativa didattica, è stata proposta da un’insegnante del Liceo artistico Cinzia Porcheddu, che dallo scorso anno invita il Maestro nelle scuole al fine di favorire la conoscenza di un bene del quale si stanno per perdere le tracce, perchè se nessuno continuerà la tradizione rischiamo di perdere uno dei pochi e forse uico legame che porta testimonianza delle conoscenze millenarie, tramandate oralmente fin dalle origini della nostra civiltà. Il Bisso è noto anche come “Seta del Mare”, la sua particolarità è che una volta filato e trattato, secondo antichi riti noti solo ai Maestri, assume una tonalità dorata e ciò ha fatto si che nei millenni è stato sempre utilizzato per scopi sacri. E proprio per la sua sacralità il Bisso non può essere venduto ma solo donato, questo anche per tutelare e proteggere l’ecosistema marino, spiega Chiara Vigo ai ragazzi, che rimangono stupiti di fronte al racconto del Maestro che spesso di fronte all’offerta di cifre notevoli di denaro ha fermamente rifiutato le proposte di vendita delle sue opere, ribadendo che un bene prezioso della nostra Terra non ha prezzo e tantomeno si può mettere a rischio l’esistenza di una specie marina che riscierebbe l’estinzione se si dovesse fare mercato della “Seta del Mare” .
Per fortuna solo lei conosce le tecniche di raccolta e lavorazione del Bisso. Le sue conoscenze vanno oltre la lavorazione del Bisso, e sono conoscenze che lei condivide e vuole tramandare il più possibile ai giovani di Sardegna, come ad esempio la tecnica di tessitura più antica che consiste nell’utilizzo del telaio a cintura usato fin dall’epoca nuragica e che gli studenti del Liceo Artistico hanno potuto vedere eseguito dalle mani del Maestro, insieme alla preparazione e la filatura del Bisso; come testimonianza del suo passaggio Chiara ha donato un pezzo del filo prezioso a un ragazzo e a una ragazza della scuola con l’augurio che questi giovani possano prendere coscienza dell’ importanza delle nostre tradizioni.