Chimica verde e cardo, incontro con gli agricoltori
La Coldiretti e Novamont incontrano gli agricoltori per parlare di chimica verde e della coltivazione del cardo
Il centro culturale di San Francesco a Ozieri e il salone parrocchiale di Campanedda hanno ospitato due diversi incontri sulla Chimica Verde e sulla coltura del cardo. Protagonisti dei dibattiti sono stati Coldiretti e Novamont che questa settimana hanno incontrato gli agricoltori del Nord Sardegna per illustrare loro tutti i vantaggi legati alla coltivazione del cardo.
Entrambi i convegni sono stati aperti dal direttore della federazione provinciale di Sassari della Coldiretti, Francesco Ciarrocchi, che ha ricordato come la coltura del cardo debba interessare esclusivamente i terreni marginali e incolti.
«Si tratta di una coltivazione sicura – ha affermato Ciarrocchi – che per tutti gli associati rappresenta una possibilità imprenditoriale nuova e che garantisce un reddito annuo certo».
Il concetto è stato poi rafforzato dal responsabile dello sviluppo delle Filiere Agricole di Novamont, Michele Falce, che ha illustrato ai presenti le linee guida dell’accordo: «Nel luglio del 2013 Novamont ha siglato una collaborazione con la Coldiretti Sardegna per stilare un contratto da presentare ai coltivatori. E all’interno di questa collaborazione abbiamo previsto un elemento unico a livello nazionale: garantire agli operatori sardi un anticipo sulle spese da sostenere nei primi due anni».
Michele Falce ha anche illustrato le caratteristiche di questa coltura: «Il nostro cardo non è infestante. Si tratta di una varietà sperimentata e selezionata per produrre semina biomassa di cardo da orto. Una specie lontana da quella attualmente nota in Sardegna».
Gli incontri si sono conclusi con l’intervento di Battista Cualbu, presidente della Coldiretti Sardegna, che ha ricordato a tutti i presenti un altro vantaggio di questa coltivazione: «La coltura del cardo, oltre a soddisfare esigenze energetiche, può produrre una proteina OGM Free che può dare la possibilità ai formaggi sardi di essere certificati come esenti da OGM».