Chiude il sipario sulla terza edizione dell’”800 ad Alghero”
L’Associazione madre di questo appuntamento culturale, Itinerari nel tempo, ha voluto riproporre la formula vincente degli anni passati, calata ancora di più nel territorio e nel vissuto algherese. Ed è cosi che Alghero ha fatto un salto nella storia con l’appuntamento più atteso dagli appassionati del genere di questo Natale.
Chiude il sipario sulla terza edizione dell’”800 ad Alghero”, evento evocativo rievocativo che entra nel vivo del programma del Cap de Any dell’Alguer. L’Associazione madre di questo appuntamento culturale Itinerari nel tempo, ha voluto riproporre la formula vincente degli anni passati, calata ancora di più nel territorio e nel vissuto algherese. Ed è cosi che Alghero ha fatto un salto nella storia con l’appuntamento più atteso dagli appassionati del genere di questo Natale. Dopo la serata al museo Manno dedicata alla calligrafia e allo studio grafologico delle lettere di Efisio Manno al fratello Giuseppe, personaggi assai noti di metà ottocento, l’evento è entrato nel vivo accompagnando il pubblico in una vera e propria macchina del tempo. Sabato pomeriggio i ballerini e i figuranti in abito storico risorgimentale, hanno passeggiato per il centro cittadino, intrattenendosi con i passanti e lasciandosi immortalare in scatti senza tempo. Un programma di promenade e sfilate che ha lasciato spazio all’improvvisazione: in piazza Civica, i musicisti che suonavano dai balconi, alla vista dei figuranti hanno intonato un waltzer al quale non hanno saputo resistere.
Un’esibizione fuori programma che ha scaldato il cuore della città vecchia e ha incantato il pubblico. La serata di sabato, si è poi conclusa con l’appuntamento al ristorante La Lepanto, dove si sono uniti al parterre, i cittadini algheresi che hanno voluto calarsi nella parte e vivere insieme ai figuranti una tipica cena ottocentesca in abito storico risorgimentale. Una cena d’atmosfera da mille e una notte, la cui minuta è stata sapientemente elaborata dal gastronomo Giovanni Fancello. Piatti in realtà legati alla tradizione ma ancora una volta rivisitati in chiave algherese, come il baccalà alla marinara e il menjar blanc. Domenica ancora una volta sono i balli dell’ottocento a suscitare la curiosità degli appassionati del genere storico e di tutto il pubblico presente. Questa volta teatro della serata a suon di waltzer, mazurca, quadriglia, landler, polka francese è stato il meraviglioso chiostro di San Francesco, che per l’occasione ha accolto centinaia di persone. Dopo una promenade tra le vie del centro i ballerini si sono avviati verso chiostro per il Gran ballo di Natale.
Tra il pubblico, persino una centenaria algherese, in prima fila, che non ha voluto perdersi il sogno danzante dei ballerini della scuola 8cento di Bologna, magistralmente condotti dalla direttrice artistica Alessia Branchi. I ballerini arrivano da Bologna e fanno tutti parte dell’ 8cento APS, un’associazione di promozione sociale, che si occupa della diffusione della danza di tradizione sociale. Accanto a loro, i ballerini algheresi che fanno parte dell’associazione Itinerari nel tempo che per tutta la giornata di domenica hanno provato senza sosta il programma danzante e hanno regalato al pubblico una “mis en scene” teatrale molto suggestiva. A fine serata il pubblico stesso è stato coinvolto nelle danze, dove dame e cavalieri hanno letteralmente preso per mano i presenti e li hanno guidati in un waltzer. Di grande effetto il ballo finale con le candele, in un contesto davvero unico, nell’abbraccio solenne del chiostro.
“Ringrazio sentitamente- ha sottolineato il presidente Andrea Sini- tutte le persone che anche quest’anno sono riuscite insieme a me e all’Associazione Itinerari nel tempo a ricreare quella magia che anche gli anni scorsi aveva contagiato la città di Alghero. Il pubblico algherese ci ha seguiti con grande entusiasmo, questo sarà il motore che anche l’anno prossimo ci porterà a lavorare insieme per mettere a punto la quarta edizione del l’800. Ringraziamenti doverosi ai nostri partner : la scuola 8cento di Bologna, il museo Casa Manno, la Companyia Teatral El Telò; ma sopratutto a chi ha creduto nel nostro lavoro come la Camera di Commercio che ha cofinanziato l’evento, la Fondazione Alghero e il comune di Alghero che lo ha patrocinato. Gli sponsor, gli amici, gli appassionati, hanno fatto parte di una grande squadra che sta già lavorando per il 2020. Non sveliamo nulla, seguiteci su facebook e sul nostro sito www.800evocazione-rievocazione.it ”.
Autore della foto: Claudia Mellino