Chiusura sede Generalitat, Bruno scrive ai Governi di Madrid e Roma
Lettera del Sindaco di Alghero in seguito all'applicazione da parte del Governo spagnolo dell'articolo 155 in Catalogna che porta alla chiusura delle sedi di rappresentanza del governo catalano nel mondo
Il sindaco di Alghero Mario Bruno, in seguito all’applicazione da parte del Governo spagnolo dell’articolo 155 in Catalogna che porta alla chiusura delle sedi di rappresentanza del governo catalano nel mondo, ha scritto alla Generalitat e agli organi che hanno commissariato il governo di Catalunya, al Presidente del Consiglio dei Ministri in Italia, on. Paolo Gentiloni, e al Presidente della Giunta della Regione Sardegna, on. Francesco Pigliaru.
Nella lettera, Mario Bruno chiede con forza che, al pari di quando avvenuto per Bruxelles, venga mantenuto aperto e funzionale l’ufficio di corrispondenza della Generalitat di Catalunya in Alghero, per il quale il Comune ha messo a disposizione i locali del piano terra del Palazzo Civico di via Columbano con un contratto di concessione in comodato d’uso gratuito, a dimostrazione dell’alta considerazione che la Città ha sempre riconosciuto nei rapporti culturali e linguistici col governo della Generalitat di Catalunya. Questo a testimonianza che le relazioni storiche tra la Città di Alghero e la Catalogna vanno al di la di quelli che sono i comuni rapporti internazionali che, in tempi moderni, il governo catalano ha instaurato con diversi stati europei ed extra-europei.
“Alghero è l’unica città d’Italia con radici Catalane, sente vivo il vincolo culturale, storico e linguistico con i paesi catalani, alla base di rinnovati rapporti commerciali e turistici. E’ chiaro – scrive il Sindaco – che la chiusura dell’ufficio di corrispondenza di Alghero rischia di mettere a repentaglio i rapporti economici e sociali tra i due territori, vanificando il grande lavoro compiuto e lo sforzo realizzato per consolidare i profondi legami esistenti tra le associazioni e le imprese Italiane, Sarde e Catalane che operano con ricadute positive nei due Paesi. La scelta unilaterale del governo spagnolo è un atto di forza che non può passare inosservato, al di la di come la si pensi sulla autodeterminazione della Catalogna”.