Cimitero, si pensa a diverse soluzioni per una gestione più efficiente

Questa mattina a Sassari l'assessore Ottavio Sanna in commissione Lavori pubblici. Ripresa l'attività del forno crematorio

Da una parte l’auspicio che la ditta che sta realizzando la nuova parte del cimitero cittadino riprenda immediatamente tutti i lavori previsti dal project financing, «perché ci sono molte richieste e servono loculi». Dall’altra parte, la necessità di avviare un ragionamento su diverse proposte per la gestione dei servizi del cimitero e l’avvio di un bando che consenta di dare contimuità dei servizi, cremazioni comprese. Questo quanto emerso questa mattina durante la riunione della commissione consiliare Lavori pubblici, presieduta dal consigliere Franco Era, durante la quale è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici Ottavio Sanna.

È stato proprio il rappresentante della giunta di Nicola Sanna, dopo aver ricordato la difficoltà di questi ultimi giorni dovuta alla gravissima sospensione delle tumulazioni da parte della ditta incaricata, a ricostruire la vicenda, per certi versi complessa, del rapporto tra Comune e impresa che eroga i servizi nell’area nuova del camposanto.

Attraverso una ricostruzione fatta dagli uffici del Settore, l’assessore ha ricordato che il contratto di concessione, sottoscritto con l’Ati nel 2006, prevede che l’esecuzione delle operazioni cimiteriali avvenga, come per il resto dei servizi a tariffa connessi al contratto, con un accordo con l’amministrazione concedente, previa proposta formale da parte del concessionario contenente le modalità operative, valutazione dei costi e ipotesi di tariffe da applicare all’utenza. Il concessionario, hanno riferito gli uffici, ha provveduto in tal senso solo nel settembre del 2015, proponendo 315,17 euro per ciascuna operazione cimiteriale. Dal 2009 e fino a luglio 2015 la ditta ha svolto, sull’intera area cimiteriale, tutti i servizi per un importo complessivo netto di 470.000 euro annui. Nel periodo di esecuzione del contratto la tariffa applicata agli utenti cittadini per le operazioni cimiteriali era di 80 euro. Secondo quanto riferito dagli uffici, dal 2009 al 2015 il concessionario non ha mai presentato nessuna richiesta di compenso aggiuntivo, né di rideterminazione delle tariffe.

A luglio 2015 il concessionario disponeva e comunicava formalmente, il venerdì sera, l’immediata interruzione dei servizi cimiteriali costringendo l’amministrazione, il lunedì successivo, ad affidare d’urgenza il servizio a un altro operatore qualificato, per evitare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale.

Dopo il recesso unilaterale di luglio 2015, ha ricordato l’assessore Ottavio Sanna, è stata l’amministrazione ad avviare con il concessionario l’interlocuzione per l’accordo sulle modalità e sui costi dei servizi cimiteriali nell’area dell’ampliamento del nuovo cimitero, come peraltro previsto dall’articolo 26 del contratto di concessione e dell’allegata Carta dei servizi. Dopo un’ulteriore trattativa nello scorso autunno, si è giunti alla definizione dell’importo del costo del servizio in 180 euro più Iva a tumulazione.

L’assessore quindi ha fatto presente che la dittà che gestisce il forno crematorio, a maggio 2015, ha presentato una proposta di project financing dei servizi cimeteriali. A proprosito del forno crematorio, Ottavio Sanna ha annunciato che è ripresa l’attività dopo uno stop dovuto alla rottura di un importante pezzo non presente sul mercato. «Abbiamo dovuto farlo costruire – ha aggiunto – con tutti i disagi dovuti alle tempistiche del repertimento del materiale e della sua fabbricazione».

Il presidente della commissione Lavori pubblici ha fatto presente la necessità di un regolamento ed è stata avanzata l’idea di avviare uno studio sulla possibilità di dilazionare i pagamenti dei rinnovo dei loculi. L’assessore in chiusura ha aggiunto che è al vaglio l’ipotesi di una tariffa unica, così come avviene in altre parti d’Italia, per tumulazioni, chiusura loculi o tombe, fornitura di lastre di marmo e altri servizi connessi.

11 Febbraio 2016