Cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari
Sarà conferita il 27 febbraio in occasione delle celebrazioni per i cento anni della sua fondazione.
«Il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari è un atto di alto valore identitario, che rafforza il legame della città con la questa istituzione, che rafforza le funzioni di pace, di interposizione nelle situazioni di grave rischio, calmieratrice di probabili conflitti. Questo atto, inoltre, è un ringraziamento per la funzione svolta in tempo di pace dai nostri militari, molti dei quali hanno anche perso la vita». Sono le parole del sindaco di Sassari Nicola Sanna che questa mattina, durante la seduta del consiglio comunale, ha presentato la pratica relativa al conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari. Conferimento che avverrà poi il 27 febbraio prossimo alla caserma Gonzaga, in occasione delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra e dei cento anni della Brigata sassarese. «Si tratta di una commemorazione, quella del centenario della prima guerra mondiale – ha detto il primo cittadino – che deve essere vista nell’ottica di un monito per le generazioni future, affinché vengano evitati tutti i conflitti armati».
Ecco allora che conferire la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari vuole essere, da una parte, un ricordo della fierezza, dell’onore dei sardi, della capacità dei sardi di saper reagire ai momenti di straordinaria difficoltà, con l’assoluta capacità. Dall’altra, è il riconoscimento di un legame ormai indissolubile tra la città di Sassari e la sua Brigata. «Come sapete, – ha ripreso – a Sassari accogliamo il comando Brigata e il 152° reggimento. E questa presenza non vogliamo certo farcela sfuggire, anche in un quadro sempre mutevole degli equilibri delicatissimi di carattere internazionale».
Per il sindaco di Sassari è necessario che, a cent’anni dalla prima guerra mondiale, Sassari e le nuove generazioni prendano coscienza di una storia che può sembrare lontana, ma che non lo è. «Quest’anno – ha detto ancora Nicola Sanna – ricorre anche il settantesimo anno dalla fine della seconda guerra mondiale. E al di là di qualsiasi polemica, bisogna ricordarsi che le guerre sono una tragedia e portano altra tragedia nelle famiglie i tra i popoli. Allora la celebrazione, anche delle gesta di quegli eroi, non è una celebrazione per promuovere atti di ostilità, ma un monito, un avviso perché ci si impegni a fare di tutto per evitare quelle tragedie».
«Questo – ha ribadito Nicola Sanna – è l’alto valore che io ritengo dobbiamo associare a questo importante riconoscimento della cittadinanza onoraria». Il primo cittadino quindi ha concluso dicendo che si tratta di un atto coerente con questa vicinanza della città alla Brigata «un riconoscimento di cui possiamo andare tutti orgogliosi». La proposta del sindaco ha ottenuto il consenso dei gruppi di maggioranza e dell’opposizione del consiglio ed è stata approvata a maggioranza.