Clamorosa smentita: “L’opel Corsa ripresa dalle telecamere non è la mia”
Fa ben sperare qualche ammissione che le auto in avanscoperta prima del delitto fossero due a breve distanza l'una dall'altra: e se qualcuno avesse visto Killer e conducente a volto scoperto per non destare sospetti su quanto stessero progettando al successivo passaggio?
Il Padre di Stefano Masala, il giovane di Nule scomparso la sera prima del delitto di Orune e di cui si sono perse le tracce, nel vedere i fotogrammi messi in onda venerdi sera da Canale 5 nella trasmissione “Segreti e Delitti” d’istinto ha smentito che quell’auto possa essere la sua . “L’opel Corsa messa in onda non è la mia macchina”, prestata la sera prima al figlio e ritrovata divorata dalle fiamme in uno sterrato delle campagna di Pattada.
Dalla ferma smentita del padre di Stefano sulla proprietà dalla macchina ripresa dalle telecamere del Banco di Sardegna di Orune, all’ammissione di qualche compaesano che le macchine in perlustrazione sul luogo del delitto fossero due. Notizia eclatante che fa ben sperare sulla testimonianza da parte di chi ha visto le due macchine e i passeggeri, sicuramente a volto scoperto per non destare sospetti su quanto stesse per accadere al passaggio successivo dell’auto col killer e conducente.