Codonesu ad Alghero per un confronto con la politica nazionale.
Si è tenuta sabato nella sala conferenze del Liceo G. Manno, con una importante participazione, la presentazione del libro “Servitù militari, modello di sviluppo e sovranità in Sardegna” di Fernando Codonesu, sindaco di Villaputzu ed esperto di ambiente, energie rinnovabili e sviluppo sostenibile. All’evento, organizzato dal Forum delle Idee – Sinistra Ecologia e Libertà Sardegna e moderato da Fiorella Tilloca (presidente del II Circolo Sel di Alghero), hanno partecipato i consiglieri comunali algheresi Maria Grazia Serra e Valdo Di Nolfo, insieme al deputato di Sel, Michele Piras.
Durante il dialogo, Codonesu ha colto l’occasione per riferire del suo recente incontro col ministro della Difesa Mauro: «Le risposte del ministro sono state nette e decise: Mauro ha ribadito il diritto della Difesa di decidere da sé il come, il quando e il dove sparare. Un’ostentazione di arroganza che non ci è piaciuta». Il sindaco ingegnere è entrato poi nel merito: «Sfatiamo subito un mito: a Quirra non ci sono tracce di uranio impoverito. Questo non significa che la regione non abbia accusato danni, vista la comprovata presenza di torio, metallo contenuto dai missili usati nei test. Inoltre – ha poi aggiunto – restano incalcolabili i danni che le emissioni dei radar hanno potuto provocare, nel corso degli anni, alla salute dei soggetti esposti».
Michele Piras – membro della IV Commissione Difesa della Camera – ha definito il libro di Codonesu uno «straordinario strumento di battaglia politica, che può inaugurare una nuova fase di opposizione alle servitù militari». Secondo Piras la classe dirigente sarda dovrebbe «ritrovare credibilità, attraverso un approccio scientifico e consapevole, che possa demistificare gli estremismi e i falsi miti sulle servitù, siano essi negativi o positivi».
Com’era Quirra nel ’56, prima della costituzione del poligono? Se l’è chiesto Maria Grazia Serra che, durante il suo contributo, ha posto l’accento sugli effetti devastanti del poligono sull’economia del territorio: «Negli anni ’50 a Quirra vivevano oltre 400 persone, grazie a un’economia prevalentemente agropastorale. Oggi contiamo 50 abitanti. Per quanto ancora la Sardegna verrà trattata alla stregua di un protettorato?»
Valdo Di Nolfo si è invece soffermato sulla questione della sovranità: «Dobbiamo ritrovare la libertà di autodeterminare il nostro futuro. Tra servitù militari, industriali e turistiche, cosa rimane per i sardi? La riappropriazione di questi territori dev’essere una delle battaglie fondamentali della politica». Il consigliere conclude poi con un monito: «Ai miei concittadini ricordo che anche Alghero ha la sua servitù: la base di Poglina, un centro di addestramento dei servizi segreti».
Questo ultimo intervento ha aperto la porta a un intenso dialogo fra Fernando Codonesu e il numeroso pubblico presente in sala, che ha permesso approfondire con l’autore un’analisi critica del modello della grande industria ormai in crisi e non più sostenibile e affrontare alcuni temi politici come la questione energetica in Sardegna e le prospettive di sviluppo nel contesto europeo, con particolare attenzione al tema della sovranità.