Coldiretti: per il pranzo di Natale sprecati oltre 5 milioni
Secondo l'indagine Coldiretti ogni sardo ha lasciato in tavola 3 euro di cibo
Si aggira intorno ai 5milioni di euro il valore del cibo sprecato sulle tavole dei sardi per il pranzo di Natale. Lo sostiene uno studio di Coldiretti Sardegna che ha anche stimato che per imbandire le tavole del 25 in Sardegna sono stati spesi oltre 26milioni di euro.
Lo spreco si aggira dunque intorno ai 7 euro a famiglia (3 euro per ogni singolo sardo): ogni nucleo familiare ha speso 37 euro (16 euro pro capite). La maggior quantità riguarda i secondi: la carne in particolare, dove si stima uno spreco di circa 1,5 milioni di euro (quasi 2 euro a famiglia); mentre per il pesce si aggira intorno ai 200 mila euro. Al secondo posto della classifica dello spreco ci sono le bevande (spumante e vino in testa) con oltre 1milione di euro (1,3 euro a famiglia).
Gli antipasti rimasti nel piatto sono circa 600mila euro; 400 mila euro i dolci. “Una minima parte sarà consumata oggi – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ma rimane comunque una quantità importante di cibo sprecato, un ossimoro che stona nel giorno del santo Natale. Uno spreco di cibo, suolo e acqua ed uno schiaffo per quelle 108mila famiglie indigenti presenti in Sardegna, circa il 14 per cento del totale”.
“La tendenza è verso il contenimento dello spreco – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Dopo l’arrivo della crisi si riscontra più oculatezza e attenzione da parte dei sardi nel fare la spesa. Che oltre a comprare locale, stanno più attenti anche alle quantità. Serve comunque una maggiore cultura perchè la quantità di cibo sprecato, sopratutto nelle giornate di festa è troppo alto anche per una regione come la nostra in cui, come ci ha detto a fine novembre la Caritas nel presentare il report su povertà ed esclusione sociale, negli ultimi 7 anni il numero di coloro che si sono rivolti ai Centri di ascolto sono più che triplicati passando da 2199 del 2007 ai 6.882 del 2014”.