Come cercare e trovare lavoro ad Alghero
La Regione Sardegna ha ricevuto il placet per il piano Par Gol: dopo questo via libera, la fase operativa può iniziare in maniera definitiva. A disposizione della Regione ci saranno 32 milioni di euro, grazie a cui sarà possibile restituire un senso alle prospettive di più di 22mila persone disoccupate. Questo è lo scopo per il quale è nato il progetto Par Gol, che ha ottenuto l’approvazione da parte dell’Agenzia nazionale per il lavoro. Ecco, quindi, che a disposizione della Sardegna c’è un ulteriore canale di finanziamento destinato ad accrescere le competenze di coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di entrare a far parte del mercato del lavoro o che, invece, ne sono usciti per i motivi più diversi.
Cercare un lavoro ad Alghero: le proposte di App Lavoro
Già oggi, comunque, esiste un vasto assortimento di strumenti a disposizione di chi è alla ricerca di un impiego in Sardegna: è il caso, per esempio, di App Lavoro Alghero, un portale che permette di visualizzare annunci e offerte di lavoro provenienti dalle aziende della Sardegna e del resto d’Italia. Si tratta di un sito che può essere consultato in maniera gratuita da tutti: è sufficiente indicare la zona geografica di riferimento per scoprire tutte le inserzioni pubblicate.
Gli annunci da non perdere
Vediamo, allora, gli annunci più interessanti ad Alghero e dintorni. Sixt, per esempio, seleziona un rental sales agent che sarà coinvolto nella gestione di un’attività di noleggio. Il sito web Ernesto, invece, è in cerca di specialisti di ristrutturazione di esterni, ma anche di elettricisti e di molti altri professionisti del settore fai da te. In ambito alberghiero, è in corso una selezione per un receptionist che abbia già maturato una precedente esperienza in questo ruolo, che possa vantare capacità relazionali eccellenti e che sappia padroneggiare due o più lingue straniere.
Le politiche attive del lavoro
Ma torniamo al Par Gol. È utile mettere in evidenza, prima di tutto, che non si tratta di sussidi ma di politiche attive del lavoro. Ciò è possibile in quanto grazie a una formazione costante e mirata, con la supervisione e la gestione dei centri per l’impiego, ci sarò l’opportunità di potenziale l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro, in una prospettiva di promozione dell’occupazione. Un ruolo di primo piano in questo senso sarà quello ricoperto dai navigator.
Il compito dei navigator
Come forse qualcuno ricorderà, i navigator erano stati assoldati qualche anno fa per lavorare affinché i percettori del reddito di cittadinanza riuscissero a ottenere un lavoro. Così non è avvenuto, anche se era facile immaginarlo, e così i navigator sono stati emarginati, finendo – come si suol dire – nel dimenticatoio. Ecco che adesso, attraverso il progetto Par Gol, i navigatori saranno chiamati a predisporre i percorsi finalizzati al conseguimento di una coesione sociale migliore, nello specifico a beneficio delle categorie più fragili. Ciò vuol dire ridurre i divari interni dal punto di vista territoriale, in quanto si tratterà di un intervento uniforme in tutta la regione. Verranno meno – o questa è la speranza, almeno – i limiti correlati alla condizione di insularità. Come ha messo in evidenza Alessandra Zedda, assessore regionale al lavoro, la speranza è quella di fare in modo che le opportunità della popolazione sarda siano in linea con gli standard italiani e continentali.
Il piano operativo
Nel giro di breve tempo la Regione svilupperà un piano di azione grazie a cui il piano potrà essere reso operativo, in collaborazione con le associazioni di categoria, i sindacati e l’Aspal. Par Gol, in base a quanto ha dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas, fornirà alla Sardegna l’opportunità per afferrare le dinamiche di un mercato del lavoro che cambia in maniera costante, senza soluzione di continuità, soprattutto in considerazione della crisi economica che è stata innescata dalla pandemia. Essa costituisce un’innovazione dal punto di vista della formazione e delle politiche attiva. Dopo che ha ricevuto l’approvazione della Giunta, la deliberà dovrà essere valutata dalla commissione lavoro del Consiglio regionale. Così, quando anche quel parere sarà stato fornito, ci sarà la possibilità di prendere in carico i vari beneficiari, compresi quelli più lontani dal mercato del lavoro.