Comitato della Pivarada: “Stanchi delle promesse”
Nota del Presidente del Comitato, Antonio Gianorso
“Ci siamo stancati di essere buoni e di essere presi in giro con le promesse, i “vedremo” e i “ci penseremo”. A scriverlo in una nota è il presidente del Comitato di Quartiere della Pivarada, Antonio Gianorso, a nome del Consiglio Direttivo che – si legge – ha effettuato, nel corso della riunione tenutasi lo scorso martedì 3 ottobre, un esame delle richieste e/o segnalazioni inoltrate (protocollate) e/o evidenziate nel corso di incontri con l’Amministrazione Comunale, attraverso cui sono state indicate le maggiori problematiche del Quartiere sulle tematiche: Decoro, Pulizia, Viabilità, Spazi (assenza) di verde e di aggregazione.
“Tra le richieste abbiamo anche proposto la crezione di spazi verdi, di cui il quartiere è notoriamente sprovvisto, mediante l’acquisizione di terreni attualmente di proprietà privata (siti ai lati di via Aldo Moro); questo anche nell’ottica delle fasi di discussione e approvazione, che ci auguriamo non tardi, del PUC. Abbiamo segnalato e richiesto più volte un intervento dell’Amministrazione Comunale per il recupero e messa a disposizione degli abitanti del Quartiere di un’area situata tra Via Asfodelo e via Aldo Moro in possesso del Comune ma per il quale, a distanza di anni, non è stato acquisito il titolo di proprietà – ricorda Gianorso – Nonostante le nostre sollecitazioni a tutt’oggi non si capisce chi stia facendo melina. Si vuole continuare a mantenere il terreno disponibile per stazionamento di mezzi e materiale di cantiere (di chi)?”
“Ci siamo fatti carico di inoltrare anche via posta elettronica segnalazioni pervenuteci da singoli in merito a situazioni che si sono venute a creare nel Quartiere. Certo l’aspettativa era di vedere superate le problematiche o quantomeno programmate le risoluzioni e non limitarci al mero servizio di ricevere ed inoltrare segnalazioni; siamo fortemente delusi per le mancate risposte e/o azioni risolutive – attacca il presidente del Comitato della Pivara – Se siamo ritenuti, come Comitati, interlocutori e portavoce di cittadini verso l’Amministrazione Comunale va da sè che questi organismi (Comitati) abbiano necessità di risposte, anche se motivatamente negative, ma che seguano una programmazione che vorremmo condividere ed esserne informati altrimenti a che serve parlare di credibilità, dialogo, coinvolgimento se poi non si riscontra coerenza? Che senso avrebbe continuare?”
“Vogliamo anche ricordare, a tal proposito, che alla bozza di proposta del Regolamento Comunale dei Comitati di Quartiere e di Borgata redatta dai Comitati e depositata nel dicembre 2015, nonostante la pressante urgenza con cui ci era stata richiesta dall’Amministrazione, non ha fatto seguito alcun incontro di confronto e discussione. In definitiva, se non siamo stati chiari, ci siamo stancati di essere buoni e di essere presi in giro con le promesse, i “vedremo” e i “ci penseremo” ” conclude Gianorso.