Comitato Horeca Alghero, ecco la “road map”
Un lungo, faticoso, appagante percorso di confronto che ha condotto il Comitato Horeca Alghero alla definizione di un documento sottoscritto da più di cento attività del “Fuori Casa” che è stato sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Alghero. “Grande disponibilità e determinazione di supportare il progetto e le varie iniziative proposte, da parte del Sindaco Conoci che ringraziamo per esserci vicino e aver messo a disposizione di questo percorso il suo prezioso tempo, unito alla preziosa competenza del responsabile dell’unità tecnica dott. Mariano Mariani, anch’egli presente all’incontro – dichiara il referente Enrico Daga.
“Il nostro “Manifesto” è composto da alcuni punti che raccolgono le principali e prioritarie esigenze del comparto che, nello specifico affronta un cronoprogramma che prevede il “Pronto Soccorso”, la “Degenza” la e “Rianimazione” del settore stesso. Non solo le attività, ma anche gli operatori culturali e professionisti dello spettacolo e comunicazione, i referenti dell’agro, sono e saranno coinvolti, al fine di giungere all’obbiettivo prefissato: garantire, nonostante il grave momento di difficoltà, una stagione che possa mantenere vivo il tessuto economico cittadino, anche attraverso quanto messo in campo dal Comitato Horeca Alghero, insieme all’Amministrazione Comunale e ad altri partner Istituzionali (Provincia, Regione, etc) e privati”.
Di seguito alcuni dei punti trattati:
Ampliare agli spazi esterni alle attività consentendo la possibilità di allestire tavoli e dehor, in particolare per le imprese con ridottissimi spazi interni, in finestre temporali determinate, ove necessario, secondo un piano particolareggiato.
Attivare procedure armonizzate, chiare, certe ed univoche per certificare la salute dei titolari, dei dipendenti e dei clienti, garantendo la salubrità dei luoghi di lavoro attraverso un unico protocollo sottoscritto da tutti i corpi di vigilanza sanitaria dello stato.
Modificare rapidamente il piano commerciale per congelare nuove aperture e soprattutto scongiurare operazioni di acquisto predatorie.
Attivare uno sportello per le imprese attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria rappresentative del settore.
Concedere la possibilità di accesso agli esercizi, anche per l’asporto o la consegna a domicilio, all’interno delle aree a traffico limitato.
Richiesta al Sindaco di rappresentare presso l’Anci, una richiesta dei comuni alla Ras per la fiscalizzazione degli oneri sociali con accollo di una parte del costo del lavoro da parte della Regione, allo scopo di evitare l’esplosione della spesa per il welfare e il conseguente mantenimento dei livelli occupativi.
Riavviare la stagione delle pianificazione strategica per la destinazione turistica e della pianificazione commerciale.
Affiancamento delle imprese in rete al fine di “autoprodurre” beni e servizi comuni, lavorando sui gruppi d’acquisto per i dispositivi di protezione individuale, gli approvvigionamenti, l’energia, la formazione, e la dotazione di piattaforme tecnologiche anche ricorrendo alle opportunità dei fondi strutturali UE.