Il Comune chiude per 5 giorni il Bar “Il Milese”
Provvedimento di chiusura forzata dell'amministrazione comunale: dopo tre contestazioni notificate dalla Polizia Locale la titolare del bar non avrebbe lasciato i 120 centimetri di spazio previsti a confine con un'altra attività
E’ stato notificato ieri (sabato), l’atto, non più differibile, col quale si ordina l’immediata rimozione della parte di suolo pubblico che secondo gli accertamenti dell’amministrazione sarebbe stata occupata abusivamente dalla Focacceria Bar “Il Milese”. Disposta inoltre la contestuale chiusura di giorni 5 dell’attività, in ottemperanza al vigente regolamento comunale che disciplina l’occupazione di suolo pubblico.
«La Sanzione – spiegano da Sant’Anna – scaturisce a causa del reiterato abuso verbalizzato e notificato in tre distinte sanzioni del 13 aprile 2016, 18 aprile 2016 e 18 maggio 2016, in seguito agli annunciati sopralluoghi effettuati in tutti i quartieri della città dalla Polizia Locale, come concordato con le associazioni di categoria, al fine di accertare il rispetto delle regole alla base di una leale concorrenza tra attività diverse».
«La concessione in questione (n° 38 del 4 marzo 2016) – si legge in una nota dell’amministrazione – autorizza una superficie totale di mt. 73,71 con l’obbligo di lasciare 120 cm liberi tra le occupazioni confinanti (lato “Anbarok”), ovvero lo spazio del portone del palazzo a confine tra le due attività commerciali. “Anbarok”, nel rispetto delle prescrizioni, si adegua, non il “Milese” che presenta ricorso al TAR Sardegna. Il tutto nonostante la confinante farmacista avesse rilasciato regolare nulla osta per la titolare dell’attività al fine di occupare una sezione di suolo a lei prospicente (in virtù di questo è rilasciata autorizzazione più ampia). Niente da fare, la titolare del Bar non si muove ne con la struttura – attualmente abusiva perchè priva di regolare autorizzazione, per la quale pende una specifica e dettagliata denuncia alla Procura della Repubblica – tanto meno con i tavolini. Nel frattempo interviene l’ordinanza del TAR che conferma il valore del regolamento applicato dagli uffici; L’ordinanza TAR, a pag 2 testualmente cita: …deve ritenersi legittima e ragionevole la finalità perseguita dal Comune di assicurare un distacco di m. 1.20 tra i tre esercizi commerciali adiacenti siti nella via in questione….»