Con la chimica verde a Sassari un polo per la ricerca scientifica e tecnologica
I sindaci di Sassari, Porto Torres e Alghero, Provincia di Sassari, Università e Cnr hanno incontrato il presidente Francesco Pigliaru.
Un primo incontro utile per fare sinergia e che mette tutti d’accordo sulla necessità di realizzare un polo per la ricerca scientifica e tecnologica utile a rilanciare il territorio per uno sviluppo basato anche sulla bio-economy. Questa mattina nella sede del Cnr di Sassari a Baldinca, su iniziativa del Comune di Sassari si sono ritrovati a un primo tavolo tecnico la Regione, i comuni dell’area di crisi, Sassari-Alghero-Porto Torres, la Provincia di Sassari, il Cnr e l’Università di Sassari. Una occasione che tutti hanno definito positiva a partire del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, quindi i sindaci di Porto Torres Beniamino Scarpa, di Alghero Mario Bruno, la presidente della Provincia Alessandra Giudici, il delegato del Cnr di Sassari Mauro Marchetti e il rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli e l’ad di Matrìca Catia Bastioli. Al tavolo hanno partecipato anche l’assessora regionale all’Ambiente Donatella Spano, l’assessora all’Industria Maria Grazia Piras e la presidente della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Giovanna Sanna.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha sottolineato l’azione della giunta nel riprendere le fila della situazione, evidenziando innanzitutto le priorità che saranno trattate in un incontro che si terrà presto con i vertici di Eni e la necessità di attivare i singoli tavoli con tutti gli interlocutori istituzionali, imprenditoriali e sociali. «Sono consapevole che sull’azione della giunta su Porto Torres sono concentrate le attenzioni e le aspettative di una platea molto vasta di osservatori, non solo locali e non solo interessati ai temi dell’insediamento di nuove iniziative industriali. Gli insediamenti che sono stati attivati – ha spiegato Francesco Pigliaru – sono la prima parte di una riconversione che deve essere molto più massiccia e non può riguardare solo l’area industriale. Le bonifiche sono una parte di questa riconversione e dalle bonifiche ripartiamo per parlare con Eni». Il Presidente si è poi soffermato sull’importanza della ricerca e sul fatto che un contesto come quello dell’area di Porto Torres, tanto avanzato su questo fronte, sia un elemento fondamentale nella possibilità di attrarre investimenti esterni così come per portare avanti i programmi già in corso. «Su questo e sull’intera visione di sviluppo dell’area – ha detto – ci sarà una forte regia regionale ma deve esserci nello stesso tempo un forte protagonismo da parte del territorio». A margine dell’incontro, il Presidente ha dichiarato che è intenzione della Regione valutare la possibilità di proporre al Ministero dello Sviluppo Economico l’istituzione dell’area di crisi complessa per la gestione semplificata e integrata del sito industriale.
«Possiamo concentrare le energie per realizzare nel Nord Ovest della Sardegna un polo della ricerca scientifica e tecnologica – ha detto il primo cittadino di Sassari Nicola Sanna in apertura di lavori – anche in considerazione del fatto che il territorio possiede già eccellenze in questo ambito: Il Cnr che oggi ci ospita, quindi l’Università di Sassari con i dipartimenti di Agraria, Chimica e Veterinaria, quindi Porto Conte Ricerche e Agris. «L’insieme di queste risorse – ha proseguito il primo cittadino di Sassari – può creare sinergia con grandi investitori internazionali, come l’Eni, e per la prima volta in Europa, con lo stabilimento di Matrìca che parte dall’utilizzo di materie prime agricole no food e di scarti vegetali, per produrre una gamma di prodotti chimici attraverso processi innovativi e a basso impatto. «Parliamo di un’agricoltura connessa all’industria – ha detto ancora – che non sia in competizione con quella destinata all’alimentazione e che rispetti la biodiversità locale, che faccia uso di metodi di coltivazione sostenibili, metta a punto processi a basso impatto ambientale per arrivare a produrre materiali a base biologica oltre che bio-energia. «Una chimica che, voglio ribadirlo, deve consentire lo sviluppo di un’agricoltura no food che, nel suo ciclo produttivo, rispetti le produzioni agricole locali destinate all’alimentazione», ha aggiunto Nicola Sanna. Il sindaco ha parlato quindi della necessità di avviare investimenti nel settore delle produzioni agroindustriali, attraverso il coinvolgimento della Regione per l’utilizzo di fondi europei e regionali. «Si potrebbe dare vita a un sistema produttivo in grado di dare impulso all’economia dell’isola e, quindi, alle città dell’intera Area vasta che può diventare una green valley, luogo della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione tecnologica di prodotto e di processi produttivi a base di materie prime vegetali». E se da una parte si riconosce la necessità di fare sistema, dall’altra si dà alla Regione il ruolo di regia, soprattutto nell’ambito delle bonifiche. «Non si esaurisce qui, questa mattina, il nostro lavoro, ma è importante iniziare a cadenzare un’agenda di lavori che veda la regia della Regione e – ha chiuso Nicola Sanna – anche la partecipazione delle forze sociali».
«L’obiettivo della Regione – ha detto l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – è riprendere in mano la regia della verifica di tutti gli investimenti avviati dalle aziende sul territorio. Accerteremo lo stato di avanzamento dei lavori previsti e chiederemo, in particolare all’Eni, un’accelerazione della spesa. Il prossimo 3 dicembre – ha fatto sapere l’esponente della giunta Pigliaru – incontreremo i vertici dell’Eni».
Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, ha salutato positivamente questo incontro e la proposta di Mauro Marchetti del Cnr per l’istituzione di un polo scientifico e tecnologico per l’innovazione agroalimentare chimica e genetica a Sassari, «ma – ha detto il primo cittadino algherese – c’è un protocollo d’intesa sulle bonifiche da osservare con il suo addendum per il rispetto dell’occupazione. Allora, supporto da parte degli enti locali al polo scientifico ma, soprattutto, certezze sul tema lavoro».
Il primo cittadino di Porto Torres, Benianimo Scarpa, ha aggiunto che in questo «percorso è sì importante attivare filiere agricole e di trasformazione delle materie prime ma credo anche sia importante che la Regione assuma un ruolo guida delle iniziative che si sono attivate».
La presidente della Provincia Alessandra Giudici ha ribadito che al di là dell’importanza del polo tecnologico e della spinta per la valorizzazione della formazione e dell’economia non deve essere persa di vista la questione relativa alle bonifiche. Il rettore Massimo Carpinelli ha assicurato l’interesse dell’Ateneo turritano verso i progetti e l’attività che vede impegnati i centri di ricerca dell’Università, di Porto Conte e Matrìca. «Ambiente, produzione e sviluppo coniugati dal grande potenziale della ricerca: questo il nostro progetto – è stato il commento dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano – . Le sinergie tra le istituzioni dovranno dare vita a progetti in linea con la nuova programmazione europea», ha aggiunto. Dopo l’incontro al Cnr sindaci e presidente della Regione, accompagnati dall’amministratore delegato di Matrìca, hanno fatto una visita agli impianti di Porto Torres.