“Con quale criterio è stata patrocinata dal Comune la manifestazione dei negazionisti dei massacri delle Foibe?”
L'opinione di Vittorio Guillot
Come è già stato ricordato, il 10 febbraio nella ‘ città di fondazione’ di Fertilia, dove, a partire dal 1947, si insediò una forte comunità di profughi giuliano-dalmati, è stata celebrata la giornata del ricordo delle vittime dell’esodo e dei massacri attuati dai comunisti jugoslavi. Grande è stata la partecipazione di folla, delle associazioni d’arma, delle autorità civili e militari, delle scolaresche e dei giovani ‘scout’ alla messa celebrata nella parrocchiale di san Marco, alla sfilata ed alla deposizione delle corone al Cristo delle Foibe ed alla stele che ricorda l’arrivo degli esuli in terra sarda. Tutto ciò è importante ed ha fatto veramente piacere. Certo è apparsa decisamente fuori luogo la sgangherata manifestazione pseudo culturale, ma fondata su una profonda ignoranza, con cui, qualche giorno prima, con la scusa di voler ‘contestualizzare’ i massacri delle popolazioni italiane della Venezia Giulia e Dalmazia, si giustificavano o minimizzavano i massacri subiti da quelle genti.
Fortunatamente quella manifestazione è stata un fiasco, segno che non interessano affatto gli stantii luoghi comuni con cui i nostalgici di un periodo orribile continuano a proporre le loro falsità. Personalmente non trovo certo sbagliato che si consenta a chiunque di manifestare pubblicamente opinioni diverse da quelle ‘ufficiali’. Ci mancherebbe altro! Anzi, ben vengano le espressioni di pensiero differenti, dato che il loro confronto è l’anima della stessa democrazia. Perciò è giusto consentire la pubblica espressione di tutte le idee, anche delle più sballate e lasciare a chiunque la libertà di esporsi anche a figuracce. Non vi pare, però, che, proprio perché orchestrata come contestazione al “giorno del ricordo” e non come tentativo di dare un contributo alla ricerca della verità storica, quella sceneggiata abbia assunto l’aspetto di una volgare provocazione, offensiva per chi si accingeva a commemorare i familiari sterminati dalle bande slave? Tra l’altro i suoi organizzatori hanno fatto apparire strano il comportamento della amministrazione comunale, che aveva aveva patrocinato la squallida manifestazione anche se , con in testa il sindaco, aveva partecipato in pompa magna alla celebrazione di Fertilia .
Se non fossimo convinti che i nostri amministratori comunali sono persone serie, avremmo potuto pensare che siano i seguaci del ‘bipensiero’, egregiamente descritto da Orwell, ossia che siano capaci di sostenere una verità ed il suo contrario, in modo da trovarsi sempre, al momento opportuno, dalla parte più conveniente. Tra l’altro, proprio perché espressamente ispirata da un intento provocatorio, la manifestazione ‘negazionista’ non poteva avere niente a che fare col desiderio che la pace, quella vera, fondata sulla giustizia, si stabilisca per sempre tra le diverse etnie che popolano le terre di Istria e Dalmazia. Possibile che i nostri amministratori non se ne siano resi conto? Inoltre, amici lettori, credete che chi dirige il comune di Alghero avrebbe patrocinato una manifestazione di chi, sempre in nome del diritto di esprimere idee non in armonia con quelle ‘ufficiali’, avesse voluto contestare le celebrazioni del 25 aprile per affermare che, durante la guerra civile del ’43 – ’45, le ragioni non furono tutte dei vincitori ed i torti non furono tutti degli sconfitti? Io credo di no e, tutto sommato, credo che avrebbero fatto bene a non accondiscendere a quella che sarebbe potuta sembrare una provocazione.
In ogni modo, pensate che sarebbe stato possibile effettuare una manifestazione in cui si sostenesse che anche lo sterminio degli ebrei doveva essere ‘contestualizzato’, minimizzato, negato? A mio avviso una simile manifestazione sarebbe stata grottesca, così come sono anche certo, dati i precedenti, che gli attuali amministratori cittadini non avrebbero affatto patrocinato, né in occasione del 25 aprile né mai, le iniziative di chi avesse voluto far conoscere anche le pagine sporche della resistenza. Soprattutto, sempre considerati i precedenti, ho motivo di pensare che i soliti intolleranti e sedicenti ‘democratici’ a senso unico si sarebbero levati la maschera di ‘contestualizzanti’ ed avrebbero inscenato qualcuna delle loro dozzinali gazzarre. Piuttosto, i maligni in servizio permanente effettivo potrebbero pensare che l’accondiscendenza mostrata dai dirigenti comunali verso certi grossolani estremisti rossi sia dovuta al desiderio di racimolare qualche voterello , anche a costo di apparire incoerenti ! Ma, via, perché essere maligni? Qualcuno può sospettare che il sindaco e gli altri si abbassino a simili mezzucci? Ma no, non sia mai! Infatti sappiamo tutti, come direbbe Shakespeare, che il sindaco e gli altri sono uomini d’onore!