Concessione a Cala Burantino, i pescatori non ci stanno
L'idea sarebbe quella di utilizzare lo specchio acqueo per lo studio ed eventuale produzione di energia elettrica dal Moto Ondoso
Recentemente è stato pubblicato un avviso di Pubblicazione per il rilascio di una concessione demaniale marittima cinquantennale di 105.000 mq di specchio acqueo nel tratto di mare antistante, a circa 1,5 miglia di distanza dalla località Burantinu della costa del Comune di Alghero e ricadente nel Circondario Marittimo di Alghero. L’idea sarebbe quella di utilizzare lo specchio acqueo per lo studio ed eventuale produzione di energia elettrica dal Moto Ondoso. Un’ipotesi che non piace ai pescatori algheresi.
“L’iniziativa appare lodevole posto che si pone nell’ottica della produzione di energia da fonti rinnovabili, ma già nei mesi scorsi la categoria dei pescatori partecipò ad un incontro presso la sede della Capitaneria di Porto di Porto Torres dove, se pur non mostrandosi assolutamente contraria all’iniziativa, evidenziava la necessità di trovare dei siti alternativi posto che quello scelto risulta notoriamente sito d’interesse per pesca dei pescatori professionisti locali e che la sua eventuale destinazione ad altri usi lo renderebbe non più fruibile” ricorda Leonardo Zinchiri, Presidente della Cooperativa pescatori Marittimi Banchina Milleire Alghero.
“Dello stesso avviso, presenti anche loro all’incontro, erano anche l’amministrazione Comunale di Alghero (rappresentata dal Sindaco Conoci) e il Direttore del Parco Mariano Mariani che ritenevano necessaria l’individuazione di altro sito se non anche una gestione diretta da parte dell’area Marina Protetta di eventuali specchi acquei destinati alla sperimentazione di sistemi di produzione di energia dal moto ondoso.
Tutto ciò premesso riteniamo opportuno che l’amministrazione Comunale nella persona dell’assessorato alle attività Produttive sviluppo economico e pesca possa farsi promotrice di un incontro pubblico per discutere del progetto affinchè non rientrino dalla finestra proposte uscite dalla porta” scrive ancora il rappresentante dei pescatori.
“Per cui, si ribadisce non si è contrari ma che vanno comunque condivise e ponderate scegliendo bene i luoghi che non vadano ad intaccare le attività produttive già esistenti. Con questo metodo di condivisione e solo con questo, pur assolutamente contrari al sito prescelto, ci diciamo anche pronti a collaborare nell’interesse di tutti certi che certe scelte non possono essere calate dall’alto degli uffici Ministeriali con procedure che se pur aventi tutti i crismi di legge non possono non considerare le volontà locali” conclude Zinchiri.