Concluse le due giornate cagliaritane dedicate a “Le isole del cinema”
«Lo scopo – dice il regista Gianfranco Cabiddu, tra gli ideatori dell’iniziativa – è di porre l’attenzione sul fatto che, per chi sta fuori dall’isola, la Sardegna è una cosa unitaria. Quindi tanto vale fare un unico festival diviso in quattro, per non disperdere le energie». Un’idea ambiziosa, quella dei festival di consorziarsi, che delinea il circuito come un “festival di approfondimento culturale”, e non solo come una generica rassegna cinematografica, a sottolineare l’unicità dei singoli festival e delle isole che li ospitano, Tavolara, La Maddalena, l’Asinara e Carloforte, offrendo, al tempo stesso, a chi ama e vuole fare il cinema in Sardegna, una preziosa possibilità di incontro e scambio con il circuito nazionale.
Nel corso della manifestazione cagliaritana di venerdì e sabato (25 e 26 ottobre), atto conclusivo dell’attività 2013 del circuito, ognuno dei quattro festival ha proposto un workshop in linea con quelli che in genere si tengono nei rispettivi contesti e incentrati sul proprio ambito tematico. Il cinema italiano e la regia per il festival “Una notte in Italia” dell’isola di Tavolara; la recitazione per “La valigia dell’attore” di La Maddalena, la scrittura e la sceneggiatura per “Pensieri e parole” dell’Asinara e la musica per il cinema per “Creuza de Mà” di Carloforte, sull’isola di San Pietro. «Il progetto, dopo aver usufruito dei contributi europei per due anni – sottolinea Cabiddu – ora è di nuovo ‘orfano’, con tutte le difficoltà che questo comporta. Non è facile far capire i progetti europei che vedono in manifestazioni culturali come questa la possibilità di innervare un territorio e quindi di aiutarlo: quel sostegno per due anni ha significato la possibilità di programmare. Ora siamo caduti di nuovo nel coacervo delle leggi regionali e lottiamo. Il pericolo è quello di uscire da un circuito nazionale che si stava creando».
Le giornate cagliaritane hanno voluto così celebrare il lavoro di due anni ripercorrendo le tappe delle precedenti edizioni dei quattro festival del circuito. Tra workshop, incontri e proiezioni si sono alternati numerosi ospiti. Tra loro i registi Giuliano Montaldo e Gianfranco Giagni, il compositore Franco Piersanti, lo sceneggiatore Massimo Gaudioso, i critici cinematografici Steve Della Casa, Piera Detassis, Enrico Magrelli, Luca Bandirali e Giovanna Branca, il direttore del Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna Gianluca Cadeddu, Francesca Solinas per il Premio Solinas, Giovanna Gravina, i docenti universitari Lucia Cardone e Fabrizio Deriu, oltre ad Angelo Comiti, sindaco di La Maddalena, comune capofila del progetto de “Le isole del cinema”.
Oltre agli incontri e ai momenti di riflessione e dibattito, l’appuntamento in terra sarda ha proposto diverse proiezioni: una breve rassegna di documentari di Gianfranco Giagni sui mestieri del cinema; “Alberto il Grande”, l’omaggio di Carlo e Luca Verdone alla memoria e alla figura di Alberto Sordi, a dieci anni dalla scomparsa; il documentario che Marco Spagnoli ha dedicato a Giuliano Montaldo e, infine, un film storico dello stesso regista genovese, “Sacco e Vanzetti”.
Altre suggestioni sono arrivate da una mostra fotografica, visitabile presso il Cineworld di Cagliari fino al 4 novembre, che racconta attraverso le immagini scattate negli anni, la storia e i protagonisti di ciascun festival. Una partecipata tavola rotonda, inoltre, ha messo gli ospiti a ragionare intorno al cinema, come leva strategica per la crescita economica e culturale della Sardegna. La due giorni cagliaritana suggella il biennio di attività de “Le isole del cinema” che rientrano nel progetto “La Sardegna cresce con l’Europa”, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), e completa l’articolato programma di iniziative di informazione e promozione organizzato da Kassiopea Group a sostegno del circuito, dei suoi quattro festival.