Confartigianato: Bocciatura senza mezzi termini per l’Amministrazione Lubrano
In un anno non si ricorda una sola scelta concreta fatta dalla giunta Lubrano in favore delle attività produttive né, in prospettiva, di progettazione e programmazione per lo sviluppo della città Le promesse della campagna elettorale se le ha portate via il vento. L’inerzia dell’azione amministrativa è palese, purtroppo, e sento il dovere di esprimere tutta la preoccupazione mia e della categoria per le mancate risposte alle nostre continue sollecitazioni e per gli scenari futuri non certo incoraggianti.In più incontri la Confartigianato ha mosso puntuali rilievi, sui quali mai ha avuto da parte dell’Amministrazione risposte concrete. Riproponiamo allora pubblicamente alcuni quesiti.
Rispetto alle opere pubbliche che fine ha fatto il progetto del Gas in città? Un progetto che al di là dei benefici per la cittadinanza tutta, se ben seguito dall’amministrazione potrebbe veder coinvolte tante imprese locali nei lavori. Che fine ha fatto il progetto della circonvallazione? La Confartigianato ha incoraggiato, a suo tempo, l’accelerazione dell’iter per la progettazione e la realizzazione dell’opera. Ad oggi l’opera è a rischio definanziamento (rischiamo di veder vanificato un progetto da 11 milioni di euro). Sarebbe un danno enorme per la città, che rassicurazioni può dare il Sindaco a tal proposito?
Più volte la Confartigianato ha portato all’attenzione dell’amministrazione le problematiche legate all’area artigianale, la quale opportunamente infrastrutturata e dotata dei servizi pubblici necessari potrà essere un volano per l’economia della città. Le criticità rilevate in passato e condivise con il Sindaco Lubrano fin dalla campagna elettorale in un incontro con gli artigiani permangono ancora tutte: nulla è stato fatto per la loro risoluzione e anzi si sono persi dei finanziamenti regionali che avrebbero consentito di risolvere le problematiche. Tra le più rilevanti emergono il mancato completamento dell’impianto di illuminazione, in particolare nelle arterie secondarie, delle pavimentazioni dei marciapiede, della posa del tappeto d’usura su tutte le strade del comparto e l’assenza totale dell’arredo a verde e del decoro urbano.
Non esiste un servizio di trasporto pubblico, né un’adeguata cartellonistica pubblicitaria e non abbiamo più notizie del percorso di revisione del regolamento di assegnazione e disciplina delle aree. Abbiamo più volte chiesto di dare respiro all’economia locale favorendo i “Piccoli appalti a misura di piccola impresa” o il ricorrere alla procedura dell’affidamento diretto entro i termini previsti dalla normativa vigente con il rispetto del principio di rotazione nell’affidamento dei lavori, i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza e proporzionalità. Su questi aspetti non si registra nessuna azione concreta.
E che dire del Puc? L’eterna incompiuta della città di Alghero. Abbiamo più volte rimarcato la necessità di portare a compimento l’approvazione del PUC e mettere così delle regole serie di indirizzo per lo sviluppo territoriale, sociale ed economico della città, ritenendo che la disciplina delle attività di trasformazione urbana e territoriale è imprescindibile per una città che voglia garantirsi uno sviluppo collettivo condiviso e per un territorio che aspira a competere sul mercato turistico mondiale.
Ad oggi registriamo il fallimento rispetto alla realizzazione del programma presentato in campagna elettorale: non esiste un ufficio del Piano e delle linee guida non vi è traccia. La paura è che le contraddizioni genetiche di questa maggioranza e la difficoltà del Sindaco a tirar le fila della stessa non consentiranno di fare nessun passo in avanti in materia urbanistica.
Sui tributi comunali, al di là dell’apprezzamento per i tentativi di concertazione da parte dell’Assessore di riferimento, non possiamo esprimere parere positivo sulle politiche tributarie. Il passaggio dalla Tarsu alla Tares sarà problematico per cittadini e imprese e se le responsabilità sono in capo soprattutto al Governo nazionale riteniamo non sia stato fatto tutto il possibile per rendere meno pesante il tributo nella nostra città. Analogo discorso si può fare sull’IMU, mentre rimaniamo in attesa di una rivisitazione della Tosap e dei canoni legati alla pubblicità aziendale. La Confartigianato ha da tempo consegnato all’Assessore un documento con osservazioni e proposte di soluzione alle più frequenti problematiche di ostacolo alle attività produttive locali.
L’auspicio è che queste proposte trovino spazio già nella definizione del bilancio di previsione, ma ci preoccupa molto non aver avuto ancora nessuna indicazione sul documento contabile dal quale dovrebbero emergere in maniera chiara le scelte concrete che caratterizzano il futuro di questa città. A che punto è la progettazione del nuovo servizio di igiene urbana? È allarmante la situazione del decoro e dell’igiene urbana in città. Vorremmo tempi certi sull’affidamento del nuovo servizio, Alghero non può permettersi, in prospettiva, un’altra stagione estiva come quella ormai conclusa in cui è stata tra le città più sporche della Sardegna. Ci preoccupano le dimissioni dell’Assessore di riferimento, in questa delicata fase. Troveranno, comunque, riscontro le istanze sollevate dai diversi soggetti coinvolti nei lavori della competente commissione consiliare? È in grado il Sindaco di garantire un iter regolare delle procedure di affidamento? Oltretutto, in relazione alla Tares, l’efficienza dei servizi resi sarà proporzionata all’aumento delle tariffe già deliberato per il 2013? Se così non fosse riteniamo non opportuno l’aggravio di costi per un servizio non reso, anche perché le imprese sono al collasso.
Ci preoccupa molto, inoltre, l’assenza di dibattito su infrastrutture importanti per il territorio: dal porto a Maria Pia, dal Palazzo dei Congressi a Surigheddu e Mamuntanas. Su scelte così strategiche riteniamo essenziale il coinvolgendo delle Associazioni di categoria, dei cittadini e dei rappresentanti delle Istituzioni regionali. Non è nota la strategia per salvare i posti di lavoro del personale in forza alla ditta che gestiva il servizio dei posteggi in città e di quello in forza alla Società In House. Si ribadisce che la Confartigianato ha da sempre evidenziato le criticità legate all’occupazione e ha chiesto espressamente che non venga perso neanche un posto di lavoro, qualsiasi sia la scelta di gestione del servizio. In questo scenario il poco edificante teatrino offerto dalla politica locale è disarmante. Ci preoccupa il fatto che la giunta attualmente sia composta da soli tre assessori e che il Sindaco abbia in capo a sé le deleghe dei tre assessori dimissionari.
Con un atto di onestà intellettuale Lubrano e la maggioranza verifichino se ci sono le condizioni per amministrare la città, diversamente ne prendano atto e ne traggano le opportune conseguenze. Occorre una svolta immediata o un gesto di responsabilità e di attaccamento alla città, la quale non può permettersi l’empasse politico che caratterizza da troppi mesi questa esperienza di governo della città. Il mondo imprenditoriale che rappresento dice immediatamente basta a questa agonia politica che non fa bene alle istituzioni e alla città, diversamente adotterà le più appropriate determinazioni in tempi brevissimi.