Continuità territoriale, parla Mario Bruno
La Sardegna perde i voli in continuità con Torino, Bologna, Verona e Napoli: questa ad oggi è l’unica certezza. Mentre si attende l’esito, non scontato, della gara con compensazione su Roma e Milano, a partire dal prossimo autunno diventeranno incerti i voli, gli orari, le destinazioni, il diritto alla mobilità dei cittadini sardi per gli altri scali nazionali. E’ un fallimento, purtroppo, annunciato. Il non aver bandito per tempo la gara internazionale sulla continuità “due”, cioè per i voli oltre Roma e Milano, renderà la Sardegna preda del mercato, con ripercussioni sulla certezza dei collegamenti, sulle tariffe, sugli orari (non più garantiti per fasce che consentano ai sardi di essere nella penisola sin dalla prima mattina, per avere poi la certezza del rientro in giornata), sulla qualità del servizio e sugli standard degli aerei utilizzati.
Se a ciò aggiungiamo che mancano gli indirizzi della Giunta sugli incentivi alle compagnie low cost, si fa serio il rischio di un autunno caldo con serio rischio di abbandono della Sardegna anche da parte dei vettori a basso costo. Eppure le compagnie aeree low cost sono state in questi ultimi dieci anni il maggior attrattore turistico della Sardegna. Cappellacci, presidente/assessore si svegli, prima che sia davvero troppo tardi e passi dagli slogan ai fatti. Il Presidente della Regione faccia valere i nostri diritti, al di là delle sue proposte demagogiche che hanno fatto sì che in questi anni sia stata di fatto già cancellata ogni forma di continuità, senza controlli e sanzioni per quelle compagnie che hanno cancellato ripetutamente voli e fasce orarie garantite. Un triste ritorno al passato, coi soli voli per Roma e Milano, neppure certi, al quale occorre porre rimedio al più presto.